Le tensioni nel Maghreb, le alluvioni in Australia ed in Brasile, la crisi occupazionale in Europa. C'è qualcosa che non gira, in questo mondo che cambia. E' come se le diverse crisi che si sono avvicendate comincino ad annodarsi tra loro, stringendo tra le loro spire speranze, storie umane, l'intero futuro. Non è il momento di risposte classiche quanto inefficaci.
C'è bisogno di un cambio di paradigma che parli di nuovo modello di sviluppo, di modifica reale del modo di produrre, di fare economia, di consumare e di non-consumare.
Se ne parlerà alla Biblioteca Berio di Genova il prossimo 19 gennaio alle ore 20.45 in "Verso una società del benvivere", una serata a colloquio con Serge Latouche, antropologo dell'economia, fondatore del movimento per la decrescita e saggista, per ragionare di idee e percorsi per uscire dalla società dei consumi ed essere felici.
Incontro organizzato dalla cooperativa equosolidale Fair con il sostegno della Regione Liguria e la collaborazione del Comune di Genova e della Biblioteca Berio.
"Mai come oggi è necessario uscire dalla logiche classiche del'economia per rimettere al centro la difesa dei beni comuni e la costruzione di una società ecologica basata su giustizia ed equità", spiega Deborah Lucchetti, presidente di Fair e moderatrice della serata "ma questo significa cambiare nel concreto i nostri stili di vita e le politiche pubbliche nei nostri territori con la partecipazione diretta dei cittadini".
La risposta alla crisi, in modo che sia efficace e sostenibile, non può che partire da territori che nel corso degli anni hanno provato a diventare laboratori del cambiamento, come la Regione Liguria che ha visto affermarsi la prima legge di settore sul commercio equo e solidale e livello italiano, la nascita del primo assessore con delega all'Altreconomia dopo la nomina, alcuni anni fa, del primo assessore con delega al Commercio equosolidale.
Un territorio che vede da anni il Tavolo dell'Altreconomia, una fucina di idee e di esperienze che cerca di rispondere alla crisi con soluzioni eque, sostenibili a partire dalla valorizzazione del territorio e dei mercati locali.