Presentata a Roma la II edizione del progetto 'Non perdere la bussola' realizzato da Polizia postale e Google/Youtube, con il sostegno del ministro della Gioventù.

Maroni: prevenzione e formazione fondamentali per combattere il cyber-crimeParte la II edizione del progetto formativo 'Non perdere la bussola', pensato per educare i ragazzi ad un uso consapevole e sicuro di Internet e delle potenzialità offerte dalla rete.
L'iniziativa, nata nel 2010 dalla partnership pubblico-privato tra Polizia postale e delle comunicazioni e Google/Youtube con il supporto del ministro della Gioventù, è stata presentata a Roma, in presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni, dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, dal direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni Antonio Apruzzese, dal direttore centrale delle Specialità della Polizia di stato Oscar Fioriolli e dal responsabile di settore Google Scott Rubin.
'Non perdere la bussola' risponde alla logica della prevenzione, la strategia giusta per combattere il cyber-crime secondo il ministro Maroni, che si è soffermato soprattutto sulla pedofilia on line, «un cancro che va combattuto, un giro d'affari di 3 miliardi di euro l'anno che è ormai una delle maggiori fonti di arricchimento per la criminalità».

Ogni giorno, ha ricordato Maroni, aprono 100 nuovi siti pedopornografici e la polizia postale, all'avanguardia nel contrasto, ne ha monitorati oltre 300mila in dieci anni, chiudendone parecchi. «La prevenzione passa attraverso la formazione nelle scuole - ha proseguito - e per questo iniziative come quella presentata oggi, in partnership tra istituzioni e Google, sono assolutamente fondamentali».

Come nel 2010, anche quest'anno il progetto si rivolge ai ragazzi delle scuole medie e superiori con l'obiettivo di sensibilizzare i ragazzi che navigano in rete e partecipano ai social network sui vari aspetti che incidono su sicurezza e privacy, spiegando loro come evitare di incappare in comportamenti virtuali pericolosi.
La formazione è affidata a esperti della Polizia postale che terranno workshop su argomenti come tutela della privacy, netiquette e norme delle comunità virtuali, contenuti generati dagli utenti, cyberbullismo e copyright.Le scuole possono aderire all'iniziativa scrivendo a polizia.comunicazioni@interno.it.

La novità della II edizione del progetto, che l'anno scorso ha interessato 180mila studenti di oltre 450 scuole italiane, è il coinvolgimento di genitori, insegnanti ed educatori. Un aspetto, questo, fondamentale, secondo il ministro Meloni, considerato che «Internet fa ormai parte del mondo dei ragazzi, ma spesso chi dovrebbe indirizzarli rischia di non aver le competenze adeguate».

Dati e statistiche
Secondo i dati della Polizia forniti dal direttore centrale Fioriolli, solo nel 2010 sono stati monitorati 19.000 siti e sono state effettuate, sotto copertura, 66 azioni che hanno portato a: 63 arresti per detenzione di materiale pedo-pornografico, 600 denunce e l'oscuramento di 900 siti.
Una ricerca realizzata da Google su un campione su un campione rappresentativo di oltre 500 genitori di bambini tra gli 8 e i 13 anni dimostra che solo il 18% conosce bene le nuove tecnologie ed è in grado di affiancare i figli nell'uso dei media digitali.

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