E' salito ad oltre 500 il numero dei morti provocati dalle inondazioni e dalle frane che hanno colpito la regione montuosa del Serrana, nello stato brasiliano di Rio de Janeiro, nell'area della Diocesi di Petropolis, ancora devastata dalle piogge. In 24 ore sono cadute piogge che normalmente si registrano in un intero mese. Secondo l'ultimo bilancio della Protezione Civile brasiliana, la tragedia ha lasciato più di diecimila persone senza un tetto, provocando anche una cifra ancora non precisata di dispersi. La presidente Dilma Rousseff ha definito la situazione "molto drammatica". "Ciò che preoccupa è quanto accadrà nelle prossime ore perché le previsioni meteorologiche non sono affatto rassicuranti", ha detto il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral.

Il vescovo della Diocesi di Petropolis, Don Filippo Santoro, ha visitato la Valle di Cuiabá in Itaipava, nel Comune di Petropolis, una delle aree più colpite dalle inondazioni, accompagnato da Monsignore José Maria Pereira e da don Rogerio Dias da Silva, parroco di Cuiabá. Durante la visita il vescovo ha manifestato solidarietà alle vittime della pioggia sottolineando che le strutture parrocchiali delle Chiese Cattoliche della regione sono a disposizione per ricevere i senza tetto. "La situazione è caotica - ha affermato il Vescovo - quattro Comuni dello Stato di Rio de Janeiro, Petrópolis, Areal, São José do Rio Preto e Teresópolis, sono stati colpiti dalle piogge lasciando migliaia di persone senza tetto oltre ai molti morti. Ancora molte regioni rimangono isolate perché i fiumi ne bloccano l'accesso. So che ci vivono delle persone ma è difficile raggiungerle. Insieme ai vigili del fuoco, ai sacerdoti e alle comunità stiamo cercando di aiutare tutti". Tutti i parroci della diocesi sono stati mobilitati e in tutte le chiese stanno dando accoglienza agli sfollati, prestando il primo soccorso e raccogliendo offerte e beni di prima necessità.

La Fondazione AVSI, organizzazione non governativa italiana senza fini di lucro, presente in Brasile da 30 anni con programmi di sviluppo, sostiene una raccolta fondi a favore della Diocesi di Petrópolis per le famiglie alluvionate e in vista della ricostruzione della regione di Cuiabá.

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