ROMA - "La severità è necessaria per scovare i falsi invalidi. Ma ci hanno segnalato casi di vera e propria ferocia" ha commentato Tommaso Daniele, presidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in merito alla vicenda dei controlli dell'Inps per scovare i falsi invalidi, di cui denuncia disguidi e disagi. Il piano straordinario di verifiche annunciato dall'Inps lo scorso novembre sta infatti suscitando numerose polemiche riguardo al modo in cui si stanno svolgendo i controlli. "Scovare i falsi invalidi è un impegno importante e fondamentale in uno Stato di diritto - ha dichiarato Daniele -. Come ho già detto più volte i falsi invalidi danneggiano prima di tutto gli invalidi veri: oltre a truffare lo Stato e contribuire a creare un clima di sospetto nei confronti dei disabili, ogni falso cieco che prende soldi, li toglie ad un cieco vero. Per questo tutti noi ci siamo impegnati a collaborare attivamente con l'Inps. Ma ora ci stanno arrivando segnalazioni da tutta Italia, e stiamo rasentando la follia". Sarebbero infatti molte le denunce di disguidi e disagi subite dai disabili, secondo l'Uici.
"Partendo dalle trasmissioni dei verbali - si legge in una nota del presidente dell'Unione di Salerno, Vincenzo Massa - il loro ritardo porta in automatico alla sospensione del beneficio economico e a dicembre tantissimi soci hanno ricevuto comunicazioni in tal senso; vi sono avvisaglie anche per questo nuovo anno visto che da più parti i soci ci fanno la stessa segnalazione." Altre associazioni hanno già denunciato che la sospensione del trattamento economico avviene, in alcuni casi, anche prima della visita di verifica da parte dell'Inps. Così prima che la persona possa avere ragione, rivolgendosi alla magistratura, potrebbe passare anche un anno.
"Disguidi e disagi - continua la nota dell'Unione di Salerno - si stanno creando con il cambio delle sedi dove si effettuano le visite, e oltre ai disagi del raggiungere il luogo deputato vi è l'aggravante di una comunicazione che arriva in ritardo o attraverso immaginari sms. In molti casi, pur avendo sottoscritto apposito mandato di rappresentanza, tali comunicazioni non arrivano alla nostra sede vanificando tutto lo scrupoloso lavoro di assistenza fatto dai nostri impiegati. Non riusciamo ad avere tabulati puntuali e attendibili sulle deleghe in nostro favore così non si conosce in tempo ragionevole quello delle disdette e questo è fonte di danno economico notevole per la nostra associazione".
Ma la severità rasenterebbe in alcuni casi la ferocia: "A Napoli per esempio, alcuni soci sono stati costretti a togliersi le protesi per dimostrare la loro reale cecità - riferisce Daniele - Chiediamo quindi all'Inps di continuare nel piano straordinario di verifica della disabilità ma di cambiare marcia: rispetto delle persone disabili, rispetto dei tempi e degli accordi". L'Uici annuncia infine la possibilità di scendere in piazza insieme alle altre associazioni della Fand se le verifiche continueranno in quella che definiscono una modalità persecutoria. Nei giorni scorsi la possibilità di una manifestazione nazionale era stata paventata anche dall'Anmic, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, con la denuncia molto dura lanciata dal presidente Giovanni Pagano: "Siamo in una situazione di crisi profonda e insopportabile. I disabili non stanno soffrendo, stanno morendo". (gp)