ROMA - In materia di appalti "la disciplina vigente appare in teoria completa", in grado di non consentire "la compressione ne' dei costi del lavoro", come previsto "dai contratti collettivi, "ne' la compressione dei costi relativi alla sicurezza". Lo dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenendo nell'aula del Senato al termine della discussione generale sulla seconda relazione intermedia sull'attivita' svolta dalla commissione di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette 'morti bianche'.
Sacconi annuncia che "nei prossimi giorni produrremo una circolare in materia di appalti nel settore privato con riferimento al pieno ottemperamento degli obblighi legge riguardo al costo del lavoro e ai costi sulla salute e la sicurezza". In modo che "la logica del massimo ribasso non possa comprimere questi obblighi fondamentali per l'impresa". Sugli infortuni per le "casalinghe e i casalinghi", Sacconi ritiene che sia effettivamente "una realta' che merita maggiore attenzione" e per questo ha incaricato "la consigliera nazionale di Parita' di presentare un insieme di iniziative. Confido di proporle presto alla commissione per rendere piu' diffusa l'assicurazione prevista dall'Inail". Per quanto riguarda il fondo per i lavoratori esposti all'amianto, il ministro spiega che "il ministero dell'Economia ha controfirmato il regolamento" e quindi "il fondo diventa operativo".
"Finalmente il governo e il ministro Sacconi hanno firmato il regolamento per il Fondo per le vittime dell'amianto". Lo ha detto il senatore Felice Casson, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo in aula nel corso della discussione sugli infortuni sul lavoro. "Il 7 dicembre scorso- ha aggiunto- il Senato aveva invitato all'unanimita' per la terza volta il ministro del Lavoro e il governo ad intervenire il piu' rapidamente possibile nell'emanazione del regolamento per avviare il Fondo a favore delle vittime dell'amianto. Il ministro Sacconi si era impegnato personalmente affermando che nel giro di pochissimi giorni tale regolamento sarebbe stato emanato e sarebbe stato reso operativo in breve tempo, ma da allora non se ne erano avute piu' notizie". "Oggi- ha concluso Casson- nuovamente sollecitato, il ministro Sacconi ha finalmente fatto sapere che il regolamento e' stato firmato. D'altra parte, erano passati quasi due anni dal termine fissato dal Parlamento per l'emanazione del regolamento ed era necessario dare una risposta alle decine di migliaia di lavoratori che, in tutta Italia, aspettavano notizie in proposito".