L'accordo firmato in prefettura mira a coordinare gli interventi e informare le vittime dei loro dirittiUn protocollo per coordinare gli interventi, far emergere il fenomeno e programmare campagne informative in tema di tratta degli esseri umani è stato firmato presso la prefettura di Firenze.
L'intesa mira innanzitutto a rendere più efficace il raccordo fra istituzioni e associazioni del volontariato per coordinare tutti gli interventi realizzati a livello provinciale contro la tratta dei cittadini extracomunitari e il loro sfruttamento.
I principali attori impegnati, ossia i firmatari quali la prefettura, la procura della Repubblica, le Forze dell'ordine, la provincia, il comune di Firenze, le società della Salute e le associazioni Progetto Arcobaleno e cooperativa Sociale C.A.T., avranno così uno strumento per confrontarsi e scambiarsi esperienze e monitorare l'evoluzione di un fenomeno sfuggente, che si presenta con profili sempre più subdoli, cioè cambiando le strategie di reclutamento, le rotte per i trasferimenti e le forme di sfruttamento (sessuale, lavorativo, a scopo di accattonaggio).
Un obiettivo specifico, ad esempio, è anche quello di garantire alle vittime del fenomeno una maggiore tutela attraverso il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale.
L'approccio integrato tra tutti i soggetti che lavorano sul campo consentirà di potenziare i rispettivi progetti di tutela delle vittime e il loro reinserimento sociale, le azioni di contrasto verso le organizzazioni criminali e favorire l'emersione del fenomeno.
Sotto questo aspetto sarà importante individuare i cosiddetti "indicatori di tratta", ossia quegli elementi che fanno ritenere che dietro l'immigrazione clandestina, lo sfruttamento della prostituzione, la falsificazione di documenti, si nasconda una vera e propria riduzione in schiavitù dell'essere umano.