Il piccolo Devid Berghi, figlio di una coppia di italiani che vive in condizioni precarie, è morto lo scorso 5 gennaio, colpito di una crisi respiratoria, causata, probabilmente, da freddo e stenti.

Devid è morto, molti altri bambini hanno rischiato di morire. Per un neonato la vita può essere incredibilmente dura se papà e mamma sono ai margini della società e non hanno neanche la forza di farlo notare.

Salvamamme lotta ogni giorno per fornire risposte concrete a migliaia di drammatiche richieste, ma sta per soccombere, sopraffatta da domande di aiuto provenienti dall'Italia intera. Cibo, igiene, indumenti caldi, un rifugio sicuro per il proprio bambino.

Questo è ciò che deve essere assicurato a tutti i bambini. Il sistema dei bandi europei è attualmente inadeguato, formulato anni prima della crisi. Non tiene conto della attuale realtà europea, ma si perde in democraticismi, virtualismi e raffinatezze culturali, dove lo spazio per i furbi è ampio.

Occorre rivedere questi documenti, facendo in modo che vengano assicurati i beni primari alle fasce deboli della popolazione e occorre farlo subito.

Salvamamme invita la pubblica amministrazione a ricordare con un funerale pubblico questo bambino proprio per dare centralità e valore, e non farlo scivolare come acqua sulla nostra coscienza.

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