Il 20 dicembre 2006, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione proclamando il 2011 "Anno Internazionale delle Foreste" (Aif) per sostenere l'impegno di favorire la gestione, conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo.
Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile globale: le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo; inoltre sono fonte di benefici a livello socio-culturale e costituiscono il fondamento del sapere delle popolazioni indigene; infine, come ecosistemi, le foreste giocano uno ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell'attenuare gli effetti del cambiamento climatico.
L'Anno Internazionale delle Foreste mira ad accrescere la consapevolezza e a promuovere un'azione globale per la gestione, conservazione e sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste, comprese le specie arboree al di fuori delle foreste. "Questo è un invito aperto a tutta la Comunità Internazionale - ha detto Pekka Patosaari, Direttore del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste - a riunirsi e lavorare insieme ai Governi, organizzazioni internazionali e società civile per fare in modo che le nostre foreste vengano gestite in modo sostenibile per le generazioni attuali e future".
Ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo. Le maggiori cause di questa perdita di aree forestali sono: la conversione in terreni agricoli, un taglio indiscriminato del legname, una gestione errata della terra e la creazione di insediamenti umani.
Saranno organizzate diverse attività per celebrare l'Anno Internazionale delle Foreste per favorire lo scambio di conoscenze sulle possibili strategie per favorire una gestione sostenibile delle foreste. Per facilitare l'organizzazione di queste attività, Governi, organizzazioni a livello regionale ed internazionali ed enti della società civile dovranno istituire comitati nazionali e designare focal point nei rispettivi paesi.
L'inaugurazione ufficiale dell'Aif è prevista per il 2 e 3 febbraio e si svolgerà in concomitanza con la presentazione delle attività per l'anno dell'attenzione al dissesto idrogeologico, alla difesa del suolo e al contenimento degli incendi, che in Italia sarà promosso dal Corpo Forestale dello Stato.
Insomma, Unimondo, per il 2011, ha un motivo in più per proporre la campagna 1 fan 1 albero con il supporto di Informazione Libera. Trattasi di un progetto di riforestazione in Kenya a compensazione della C02 che produciamo ogni giorno. La riforestazione è curata da Tree is Life, un gruppo di giovani agroforestali che sono già stati premiati per la loro efficienza. Tree is Life è un progetto sostenuto da 8 anni da Unimondo. Il numero di alberi che verrà piantato in Kenya dipenderà dal numero di amici che sono diventati fan di Unimondo.
Unimondo pubblicherà periodicamente sul portale e su Facebook lo stato di avanzamento del progetto. Non solo. Il lettore di Unimondo potrà scrivere direttamente al coordinatore di Tree is Life in Kenya per avere un aggiornamento del progetto. Ogni singolo lettore potrà, solo se lo vorrà, in seguito contribuire a sostenere il progetto di riforestazione comprese le recenti foto pervenuteci dal Kenya.
Sulla pagina facebook di Unimondo è stata caricata la foto che vede l'incontro tra Thomas Gichuru - coordinatore di Tree is Life e Pierino Martinelli di Unimondo. A Tree is Life sono stati donati 7.500 euro, tanti quanti i fan di Unimondo su facebook. 1 euro per ogni albero che il giovane gruppo di forestali pianteranno all'equatore.
Ma vogliamo iniziare l'anno con un'altra buona notizia. L'assessore ai servizi demografici del Comune di Trento, dopo la comparsa dell'articolo "l'albero che cade e la foresta che cresce" ha telefonato ad Unimondo proponendo per ogni nato in città l'impianto di un albero in Kenya. Con la speranza che anche altri comuni possano seguirne l'esempio. Sarebbe un bell'anno internazionale. Sostieni anche tu la campagna 1 fan 1 albero. Pianta oggi stesso, come suggerito da don Luigi Ciotti, il tuo albero.
Fabio Pipinato