ROMA - Chiuso un anno, si stilano le classifiche. E il nuoto paralimpico ha di che brindare e progettare un futuro radioso, quello imminente che prelude ai Giochi Estivi di Londra. L'Ipc, organismo internazionale di riferimento per tutti gli sport ammessi al programma paralimpico, ha pubblicato le graduatorie del 2010. Sono circa 15.000 i risultati raccolti, ed entrati nelle classifiche Ipc, che si attestano al di sotto dei tempi limite fissati, il cosiddetto Cut Off.
La notizia, ed è di quelle che incoraggiano, anzi esaltano, è che ben 37 azzurri, in possesso di Licenza IPC e classificazione internazionale, occupano il loro posto di diritto nelle liste relative alle prestazioni in vasca lunga: 27 gli uomini, 10 le donne. Di essi, ben 16 figurano nei primi 8 posti delle rispettive classifiche (Cecilia Camellini, Greta Carrara, Sofia Catena, Stefania Chiarioni, Emanuela Romano, Federica Stroppa, Arianna Talamona, Nicolò Bensi, Francesco Bettella, Manuele Bravi, Antonio Cavaliere, Matteo Lenza, Efrem Morelli, Federico Morlacchi, Alberto Pavan, Alessandro Serpico). Ai fini dell'ingresso in classifica, sono stati conteggiati i tempi fatti dagli azzurri alle gare di Brescia, Busto Arsizio, Novara, Pescara, Manchester ed Eindhoven.
Roberto Valori, Presidente della Finp, mostra orgoglio e voglia di progetti importanti, a partire da un Protocollo d'Intesa con la Federnuoto che andrà a tutto vantaggio del nuoto paralimpico. "La nostra fortuna, dico sempre, - confessa Valori- è che il nuoto è disciplina propedeutica, è attività consigliata a tutti i livelli da subito e a tutti. Quindi abbiamo un vivaio estesissimo, anche se la promozione è comunque tra i nostri primi obiettivi. Possiamo contare su molti giovanissimi, ma sulla fortuna non dobbiamo adagiarci: le persone vanno stimolate e convinte continuamente". Tra i progetti, Valori segnala una novità importante: "Stiamo per dare gambe a un protocollo d'intesa con la Fin che soprattutto a livello di formazione e di raduni paralleli tra nazionali olimpica e paralimpica darà buoni frutti. Intanto, l'accordo prevede che nei normali corsi di formazione per istruttori Fin siano inserite obbligatoriamente 2 ore con contenuti ed istruttori Finp. Inoltre, gli atleti disabili iscritti a società affiliate Finp, che vorranno, potranno partecipare a master nazionali Fin e accedere alle classifiche dei normodotati".
Già c'è stato un passo importante agli scorsi Europei Len in vasca corta, con il paralimpico Federico Morlacchi che è arrivato terzo nella sua specialità e primo della sua categoria. Una cosa simile poi, gare integrate tra normodotati e disabili, è successa già ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009. Ma, per il passaggio del nuoto paralimpico alla Federnuoto mondiale, c'è ancora tempo. "Semplicemente - continua Valori-, è un passaggio di cui finora quasi non si è parlato, a livello internazionale, non si è ancora pronti. Poco tempo fa l'IPC ha fatto un'indagine conoscitiva tra tutti i Comitati Paralimpici nazionali per chiedere il loro parere in merito alla questione. Noi, ovviamente, ci siamo dichiarati estremamente a favore di questo passaggio, ma bisognerà attendere l'esito di questo test, a cosa porterà, e quale è l'indirizzo delle diverse nazioni in merito. In ogni caso, pronostico che si andrà a regime, la situazione si sbloccherà sicuramente subito dopo Rio De Janeiro 2016, ci vogliono i tempi tecnici". In prospettiva Londra 2012, invece, Valori ancora non si sbilancia: "Mi sembra davvero presto. Aspettiamo il prossimo evento di punta in programma, gli Europei di Berlino a luglio. Solo dopo ci pronunceremo in chiave Paralimpiadi. Di sicuro andremo con tanti giovani, questo lo so sin da ora". (a cura del Cip)