ROMA - A seguito di una visita ricognitiva effettuata ieri mercoledì 29 dicembre 2010 presso l'ex ambasciata somala di via dei Villini a Roma, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime profonda preoccupazione per le condizioni di degrado riscontrate all'interno dell'edificio che considera totalmente inadeguate e al di sotto di ogni minimo standard accettabile.

Un numero variabile di cittadini somali - che si attesta in media intorno ai 120/140 - e alla stragrande maggioranza dei quali lo Stato italiano ha riconosciuto una forma di protezione internazionale, vive in condizioni igieniche disastrose, senza acqua potabile, senza riscaldamento, senza elettricità, in uno stato di insalubrità che li espone a forti vulnerabilità, al rischio di malattie oltre che a problemi di natura psicologica.

In queste condizioni il valore della protezione che è stata loro riconosciuta rischia di svalutarsi. L'UNHCR è in contatto con le autorità competenti - Comune di Roma (Assessorato alle Politiche Sociali) e Prefettura - alle quali chiede la creazione di un apposito tavolo finalizzato a trovare urgentemente una soluzione sostenibile che restituisca ai rifugiati somali la loro dignità e l'accesso a condizioni di vita accettabili.

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