La Puglia ha il centro con la più alta quantità di donazioni di sangue del cordone ombelicale. Nel 2009 il centro di San Giovanni Rotondo, istituito nel 2007, ha raccolto 2451 unità di sangue e ne ha "bancate", ovvero conservate, 645.

"Si tratta di ottimi risultati - ha spiegato l'assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, intervenuto oggi alla presentazione della campagna per la donazione di sangue cordonale - ed è giusto farlo sapere in una fase in cui si moltiplicano le critiche, anche ingiuste, al sistema sanitario pubblico.
Abbiamo fatto un grosso sforzo di coordinamento con le associazione e la risposta delle mamme è stata di alto livello".

L'ematologo Michele Scelsi ha detto poi che "la grande varietà genetica della popolazione pugliese rende più facile a livello mondiale trovare malati che necessitano delle nostre donazioni. Lo scorso luglio una unità di sangue compatibile è stata inviata a Nancy, in Francia, e ha salvato la vita a un paziente.
Ma arrivano in Puglia unità per i nostri malati da Sidney, in Australia". Il direttore della banca del cordone ombelicale, Lazzaro Di Mauro, ha spiegato quali sono le malattie curabili con l'utilizzo delle cellule del sangue staminale:
"Soprattutto i bambini affetti da leucemie, malattie ematiche, dismetaboliche, immunologiche e linfomi possono essere curati. Ma ci tengo a ribadire che nel 2009 la nostra è stata la prima banca, all'avanguardia per qualità e impianti, per numero di donazioni".

La rete pugliese infatti ha punti di raccolta,oltre che a S.G.Rotondo, a Foggia (Ospedali Riuniti), a Bari (Policlinico, clinica S.Maria, San Paolo e Di Venere), a Lecce (Fazzi), a Brindisi (Perrino), a Taranto (Ss Annunziata), Corato (Umberto I), Acquaviva (Miulli), Tricase (Panico), Bisceglie (V.Emanuele) e Putignano (S.Maria Angeli) dove le donne interessate possono rivolgersi ai reparti di Ostetricia e Ginecologia per manifestare la propria volontà alla donazione.

La donazione è solidaristica (ovvero, destinata a tutti i potenziali pazienti in tutto il mondo) ed è gratuita, mentre non è possibile la donazione autologa (destinata al solo bambino al quale il cordone viene prelevato), perchè sconsigliata a livello clinico internazionale: la conservazione personale di sangue cordonale in Italia è quindi vietata.

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