"Non c'è il testo definitivo ma sarebbe un gravissimo errore se, come appare, dei 400 milioni destinati al 5 per mille dal decreto, un quarto, pari a 100 milioni, fossero vincolati alla ricerca scientifica e assistenza per la Sclerosi amiotrofica (Sla)".
Lo afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato che aggiunge: "Questo strumento di sussidiarietà fiscale verrebbe snaturato perché la libera scelta del cittadino di destinare il 5 per mille delle proprie tasse ad un ente non profit varrebbe solo per 300 milioni perché gli altri 100 andrebbero a costituire un fondo dello Stato per finanziare un'attività meritoria e necessaria.
Del resto nella Legge di stabilità questo fondo era già previsto. Auspichiamo quindi che nel testo definitivo ci sia, come promesso, un reintegro del 5 per mille a 400 milioni tutti per la libera scelta del cittadino. In caso contrario il 5 per mille sarebbe ridotto a 300 milioni".