Nei giorni 9 e 10 dicembre 2010 si è svolta a Montreal (Canada) una riunione dei rappresentanti del Permanent Bureau della Conferenza de L'Aja, dell'UNICEF di New York e delle Autorità Centrali di Canada, Francia, Italia, Lussemburgo e Stati Uniti d'America, volta all'esame dell'attuale situazione di Haiti nel campo della tutela dell'infanzia e delle adozioni internazionali. Le Autorità Centrali di numerosi Paesi d'accoglienza (Belgio, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera), pur non potendo intervenire, hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa.
Le autorità convenute hanno confermato il loro comune impegno a sostenere concretamente Haiti nel processo di transizione verso un sistema normativo e amministrativo aderente ai principi della Convenzione del 1993, nel più ampio quadro della protezione dell'infanzia.
Una nuova legge sull'adozione è stata votata lo scorso maggio dall'Assemblea Nazionale haitiana e il testo approvato sarà prossimamente portato all'esame del Senato. Si tratta di un importante passo verso un nuovo sistema, che supera buona parte delle criticità dell'impianto normativo ora vigente. L'approvazione definitiva della nuova legge porrà le basi per la firma, da parte di Haiti, della Convenzione del L'Aja del 1993, così come auspicato dalla comunità internazionale. L'insediamento del nuovo governo, che conseguirà al ballottaggio del prossimo 16 gennaio 2011, consentirà altresì la ridefinizione dell'autorità centrale haitiana (l'Institut du bien-être social et de recherches - IBSER, organismo istituito presso il Ministero degli affari sociali).
Il Permanent Bureau e le Autorità Centrali dei Paesi d'accoglienza stanno mettendo a punto un articolato progetto congiunto per il sostegno alle istituzioni haitiane nel varo del nuovo sistema delle adozioni internazionali, finalmente scevro dalle criticità, anche gravi, che avevano determinato alcuni Paesi, tra cui l'Italia, ad astenersi dalla collaborazione in tale campo.
In tale ambito l'Italia ha molto insistito perché si possa arrivare al più presto allo sblocco della situazione anche in considerazione della drammatica realtà in cui vivono decine di migliaia di bambini haitiani.
Per quanto ci riguarda siamo già in grado di rendere immediatamente operativa l'accoglienza adottiva grazie alle tante coppie italiane che hanno dichiarato la loro disponibilità ad adottare bambini haitiani