"L'opportunità di interpretare il sistema di accoglienza come una strategia d'investimento, orientato su un modello di matrice territoriale di servizi per l'accoglienza in grado di operare con logiche sistemiche, così da confrontarsi in modo costruttivo con la complessità di fattori che caratterizzano le problematiche dei rifugiati". E' questa una delle analisi finale contenute nel rapporto SPRAR 2009-10 che sottolinea quanto importante sia la funzione fondamentale che i progetti d'accoglienza svolgono per l'inserimento in società dei rifugiati, concentrando l'attenzione sulla centralità di attuare i giusti percorsi formativi e di dotare con adeguati strumenti educativi le persone durante la loro permanenza nei centri. I progetti d'accoglienza aspirano a valorizzare le potenzialità delle persone, fornendo strumenti di supporto per sviluppare competenze. L'utilità sociale di questi programmi appare evidente nelle dichiarazioni di un giovane etiope 19 enne, riprese dal rapporto: " Arrivato in Italia l'accoglienza era umana, hai il diritto di chiedere quello vuoi, sei libero, nessuno ti perseguita e non hai problemi di chiedere vestiti, cibo, per fare degli esempi". Lo studio, inoltre, pone l'accento sull'opportunità di interpretare il sistema d'accoglienza come una strategia d'investimento in grado di supportare i rifugiati nel crearsi le basi per un futuro autonomo, come testimoniano le parole di un altro rifugiato: "Sì c'era questa aspettativa, arriverò lì e la situazione sarà differente, non sarà da paragonare alla situazione in Etiopia o in altri paesi, l'Italia è l'Italia, l'Italia è in Europa. Sono arrivato qua e le situazioni erano oltre la possibilità dell'offerta presente. Ho imparato che dopo la prima accoglienza, per esempio qui, senza trascurare nessuna parte della situazione, parliamo con italiani, eccetera, senza riserva ci sono persone che solidarizzano con noi, e comunque è tutto alla luce del sole, questa libertà non è minima, è massima, ci incoraggia pure e ho imparato un'altra cosa, quest'accoglienza che ti dà fiducia c'è, tutto dipende dalla persona, quindi mi devo muovere ecco, devo cercare di inserirmi e devo fare qualcosa". Lo studio, in conclusione, porta alla luce un rapporto tra la costruzione di una cittadinanza e la possibilità di instaurare una relazione tra la persona e il contesto. I progetti d'accoglienza aspirano a valorizzare le potenzialità delle persone, fornendo strumenti di supporto per sviluppare competenze e costruire reti interpersonali. (mb)