Una giornata dedicataall'approfondimento della tematica relativa al giornalismo socialee a tutte le possibilità di informare per consentire l'accessoalle opportunità: dagli strumenti legislativi, al ruolo dellacomunicazione e degli organismi sociali che operano nel terzosettore. Il workshop, che si è svolto a Mazara presso la sede delSeminario Vescovile e a cui hanno partecipato le scuole, igiornalisti e le associazioni di volontariato, è stato organizzatodall'Istituto Superiore di Giornalismo in collaborazione con ilCemsi, Centro Studi Interculturali. "L'informazione devesempre essere sensibile a questi temi, tanto più quando una societàvive tempi difficili come i nostri. L'istituto vuole contribuire afare buona informazione che influenzi correttamente la riflessionedelle personi" - ha sottolineato il presidente dell'ISG,Gaspare Noto.

Gli interventi di SilvanaLa Rosa, del dipartimento famiglia, politiche sociali e lavoro e delgiornalista Bepi Lima, hanno centrato l'attenzione dei partecipantisulla necessità di una dettagliata programmazione delle azioni intema di Welfare da parte delle amministrazioni e di un miratacampagna di comunicazione per divulgare le conoscenze necessarie.

A descrivere la realtàdelle cooperative sociali è stata Angela Maria Peruca, coordinatricedella Lega Cooperative in Sicilia, che ha parlato della necessità discrivere anche del disagio dei soggetti svantaggiati causato dairitardi dei pagamenti statali e non solo della cronaca quando ilmalessere diventa protesta. L'importanza del rapporto fiduciariotra organismi mediatici e sociali è stato sottolineato da MauroSarti, giornalista e docente di Comunicazione giornalisticaall'Università di Bologna, che ha ribadito della necessità, inquesto settore, di avvalersi di giornalisti esperti e preparati inmateria che sappiano unire competenza ed esperienza, che diano voceall'associazionismo e che intrattengano rapporti con gli entilocali. Il contatto con la gente è il punto di forza di un giustogiornalismo secondo la posizione del presidente dell'Ordine deigiornalisti di Sicilia, Vittorio Corradino, che ha concluso la primaparte dei lavori in programma moderati da Vincenzo Porcasi,componente del comitato tecnico scientifico dell'Istituto Superioredi Giornalismo.

La sessione pomeridianadel workshop, moderata da Giovanna Di Girolamo, responsabileprogettazione ISG, è iniziata con una tavola rotonda sul significatodel giornalismo sociale come strumento di sviluppo integrale delterritorio, alla quale hanno preso parte il rettore del Seminariovescovile di Mazara, Don Vito Impellizzeri, i giornalisti NinoAmadore, Giuseppe Frangi, Giovanna Naccari, Alessandro Duranti diConfiniOnline, Carlo Baiamonte ed Elisabetta Botto, Michele Odorizzidel Consorzio CGM Gino Matterelli.

Successivamente ilgiornalista Tiziano Toffolo fondatore della Carta di Treviso per latutela dei minori nell'attività giornalistica, ha aperto undibattito con gli studenti dell'Istituto Tecnico IndustrialeRuggero D'Altavilla di Palermo che con la Fieg partecipano al corsodi giornalismo in classe. Toffolo ha lanciato un chiaro appello aicolleghi delle testate nazionali affinché assumano atteggiamenti piùresponsabili. In particolare ha fatto riferimento ad un episodio incui Lamberto Sposini si appellò al buon senso del giornalistasminuendo la necessità di un documento di regole, mentre oggi è lostesso Sposini a fare un uso sconsiderato di immagini ed informazioniche riguardano i minori.

Anna Bucca, presidenteArci Sicilia, e Vito Puccio, presidente comitato fondo sociale digestione, hanno concluso i lavori. Bucca, in particolare, ha portatol'esempio di alcuni dati inequivocabili sulle percentuali di spazioche il sociale ha nei tg rispetto gli altri argomenti, così come lacollocazione nei palinsesti di trasmissioni che vanno a rappresentarepiù la copertura di buchi che spazi rilevanti di messa in onda. Daqui la proposta per l'impegno alla riscoperta di uno spaziopubblico per la costruzione di una rete di fiducia tra associazioni egiornalisti.

Un appuntamento unico nelsuo genere, esordito in maniera positiva, quello del primo workshopsul giornalismo sociale che servirà come spinta all'IstitutoSuperiore di Giornalismo di proseguire con al tre iniziative su untema rilevante e ricco di esperienze e significati.


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