ROMA - Le persone affette da sindrome di Down sono escluse da qualsiasi visita di controllo sulla permanenza dello stato invalidante, anche su base meramente documentale. Il chiarimento, sollecitato dal CoorDown, giunge attraverso una comunicazione ufficiale dell'Inps, che chiarisce definitivamente le procedure da adottare sulla base delle linee guida operative disposte dal coordinamento medico legale dell'Istituto. La risposta mette fine a un'accesa battaglia portata avanti nelle scorse settimane dal Coordinamento delle associazioni delle persone con sindrome di Down e dei loro familiari contro le visite di accertamento e le frequenti revoche dell'indennità di accompagnamento a cui sono stati sottoposti numerosi soggetti colpiti da Trisomia 21.
Ora però il coordinamento, per bocca del suo presidente Sergio Silvestre, si dice soddisfatto della risposta ottenuta: "Grazie all'azione svolta dal CoorDown nei confronti dell'Inps, tendente ad ottenere chiarimenti in merito alle procedure adottate dalle commissioni provinciali durante la fase di accertamento dei requisiti di invalidità - si legge in una nota inviata questa mattina - avevamo ricevuto nei giorni scorsi una prima lettera dal direttore generale Mauro Nori alla quale abbiamo richiesto ulteriori delucidazioni, che puntualmente sono arrivate e che sono state oggetto di una comunicazione ufficiale che chiarisce definitivamente le procedure da adottare". (ap)