A realizzarlo è il Cesvot, il Centro di Servizio per il Volontariato della Toscana che in questi giorni ha pubblicato nei suoi "I Quaderni" il volume "Il volontariato. Immagini, percezioni e stereotipi".

La pubblicazione offre alcune indicazioni e risposte grazie ad una ricerca promossa dal Cesvot stesso e realizzata da un gruppo di lavoro coordinato da Laura Solito e Carlo Sorrentinodell'Università di Firenze.
Attraverso interviste, focus group e l'analisi di oltre 50 siti web, la ricerca ha indagato immagini, percezioni e stereotipi del e sul volontariato. Lo scopo della ricerca era quello di "rilevare - come spiegano Laura Solito e Carlo Sorrentino - le principali rappresentazioni sociali esistenti in tema di volontariato, analizzando sia l'offerta, cioè come si propongono a livello comunicativo coloro che ?fanno volontariato', sia la percezione dei cittadini quando si parla di volontariato, cercando di scoprire quali concetti, valori, norme di comportamento evocano le pratiche sociali in cui si sostanziano le attività di volontariato". 
Dalla ricerca risulta che l'immagine di sé che le associazioni comunicano passa molto attraverso il bene-servizio offerto, materiale o immateriale che sia. D'altra parte, i cittadini tendono a percepire le associazioni sulla base di una dicotomia: associazioni ?operative' che offrono servizi soprattutto in ambito socio-sanitario e associazioni che difendono cause e valori più astratti e universali, ad esempio in ambito culturale, ambientalista o internazionale. 
Si registra, invece, una convergenza tra immagine comunicata e immagine percepita rispetto all'attività volontaria: se ?azione', ?organizzazione', ?impegno' sono i termini più usati dalle associazioni per descrivere se stesse e il proprio lavoro, secondo i partecipanti ai focus group continuità e impegno sono il tratto caratteristico del volontariato e dei volontari. Tuttavia, sebbene le associazioni insistano molto su competenza, metodo e formazione per descrivere il lavoro dei volontari, la gran parte dei cittadini continua a pensare che ad orientare l'azione volontaria siano l'istinto, la passione e il "fai da te".
Il volume è consultabile gratuitamente in formato pdf sul sito del Cesvot.

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