Alcuni dati

  • Entro il 2050 il cambiamento climatico potrebbe contribuire a far aumentare del 10-20 per cento il numero degli affamati.
  • Si prevede che la diminuzione delle precipitazioni creerà nuovi 24 milioni di bambini malnutriti entro il 2050, di cui 10 milioni concentrati in Africa sub -sahariana.
  • Tra il 1980 e il 2006, il numero dei disastri provocati dai cambiamenti climatici è quadruplicato. Non ci sono solo le inondazioni, la siccità, le tempeste tropicali ma anche i disastri generati da una competizione per il controllo di risorse limitate.
  • Il quarto rapporto del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) indica alcuni trend: aumento della frequenza e dell'intensità dei disastri naturali, innalzamento del livello del mare e salinizzazione di acque e terreni agricoli, minor produttività agricola in particolare in vaste aree dell'Africa, movimenti forzati di popolazioni a causa della scarsità dell'acqua, aumento di patologie sanitarie e dei tassi di malnutrizione a causa della carenza d'acqua.

Circa 200 nazioni si incontrano a Cancun, fino al 10 dicembre, per concordare i passi da intraprendere in vista di un trattato sul clima. Per il WFP, si tratta di un tema cruciale, perché il clima è strettamente collegato alla fame.
La risposta del WFP

Numerose le iniziative del WFP per fronteggiare i rischi climatici.

  • In Bangladesh, ad esempio, 1,6 milioni di donne in zone ad alto rischio climatico hanno ricevuto informazioni utili a prevenire e fronteggiare le emergenze. In cambio della loro partecipazione al programma hanno ricevuto cibo del WFP. Tra le misure adottate: innalzamento di 25.000 abitazioni dal terreno, piantati 37 milioni di alberi, rafforzati gli argini dei fiumi lungo 11.000 km.
  • In Uganda, il programma per la regione del Karamoja tende a ridurre gli effetti della siccità grazie alla creazione di invasi d'acqua e piccole dighe con vantaggi per circa 50.000 famiglie. Nel paese  ci sono già  stazioni metereologiche attivate grazie a un comune lavoro tra il WFP e il Dipartimento di Metereologia.
  • Tra gli impegni del WFP vi è anche quello di rafforzare la capacità delle istituzioni nazionali nel rispondere alle emergenze climatiche. In Etiopia, ad esempio, grazie al progetto MERET vi sono stati interventi congiunti in diversi settori: riforestazione, rilancio dei terreni terrazzati, ripristino dei pozzi e attività produttrici di reddito per le comunità più vulnerabili.

Molte le soluzioni Innovative proposte dal WFP ai governi e alle comunità locali.

  • In Centro America, ad esempio, una delle zone del mondo più esposte ai disastri naturali, il WFP ha sviluppato un sistema sofisticato di previsioni metereologiche via web, chiamato SATCA, che consente un maggior coordinamento tra i governi della regione, le istituzioni scientifiche e i partner impegnati nel settore umanitario per  un più efficace intervento nelle emergenze e una maggiore prevenzione dei disastri naturali. La gestione delle informazioni è, infatti, uno degli strumenti più efficaci nel fronteggiare gli eventi climatici.
  • Tra gli interventi più recenti e di maggior successo, nel 2010, vi è stata l'adozione di cucine a basso impatto energetico nel Nord del Darfur e nella regione ugandese del Karamoja dove risiedono anche numerosi rifugiati. Tali cucine consentono di ridurre l'uso della legna limitando i processi di deforestazione oltre a rappresentare un grande vantaggio per le donne, in termini di loro sicurezza fisica e di risparmio di tempo.

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