ROMA - E' fissata per il 16 dicembre la prima riunione dell'Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità, costituito lo scorso 30 novembre con decreto ministeriale del ministro del Lavoro e Politiche sociali, Maurizio Sacconi. L'organismo, previsto dalla legge che ha ratificato nel nostro paese la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, è stato a lungo atteso dalle istituzioni, dalle associazioni e dalle persone disabili, e avrà anzitutto il compito di tutelare, monitorare e promuovere l'attuazione dei principi sanciti sia dal documento delle Nazioni Unite sia dalla normativa nazionale in materia. Come noto, l'Osservatorio si compone di quaranta membri con diritto di voto, nove dei quali costituiscono il Comitato scientifico dell'organismo. Ci sono i rappresentanti di diversi ministeri, istituzioni, enti pubblici, enti previdenziali, organizzazioni sindacali e associazioni. Oltre ai quaranta, sono stati individuati altri dieci membri in qualità di "invitati permanenti" all'Osservatorio: questi ultimi sono senza diritto di voto.

La presenza di alcuni membri senza diritto di voto, e in particolare il fatto che fra questi ultimi sia stato inserito anche il rappresentante dell'Inail, non è passato inosservato ai lettori di Superabile, che si sono chiesti il motivo per il quale si sia scelto di indicare fra i membri effettivi i rappresentanti di altri enti previdenziali, escludendo proprio quell'Inail che in tema di disabilità ha senza alcun dubbio sviluppato competenze e professionalità di prim'ordine.

La perplessità è ben manifestata, in particolare, in una lettera che ci è stata indirizzata poche ore fa e che riportiamo qui integralmente. "Gentile redazione di Superabile - scrive un lettore che si firma con nome e cognome - ho 54 anni, sono un disabile al 90% a causa di un infortunio sul lavoro avvenuto nel 1996. Da allora ho goduto dell'assistenza Inail, anche per quanto riguarda la riabilitazione e l'impianto di una protesi che mi consente un minimo di mobilità autonoma, nonché per il reinserimento: con un progetto di formazione mirato ho infatti potuto riprendere un'attività lavorativa adeguata alle mie ridotte capacità di resistenza e di movimento". "Anni fa - continua - ho anche partecipato, grazie a un'opportunità segnalatami dall'assistente sociale dell'Istituto, alle attività di una società sportiva per disabili. Conosco molte altre persone che hanno vissuto una storia simile alla mia, le ho incontrate nei miei contatti con l'Inail e credo siano migliaia in tutta Italia i disabili assistiti. Sono inoltre - scrive - un assiduo lettore di Superabile, dove trovo tutta l'informazione riguardante la mia ?nuova' condizione di disabile".

"Questa premessa - continua il nostro lettore - per farvi comprendere il motivo del mio sconcerto nel leggere la vostra notizia della costituzione dell'Osservatorio sui disabili, nel quale il rappresentante dell'Inail compare tra i membri come ?invitato permanente senza diritto di voto', contrariamente ai membri di altri istituti previdenziali, di enti locali e di sindacati. Non sono un militante dell'Inail, ma credo che l'Istituto abbia nel campo della disabilità un volume di competenze, di storia, di professionalità e di sensibilità che pochissime istituzioni (se non nessuna) possono vantare. L'ho sperimentato sulla mia persona. Perché allora - si chiede il nostro lettore chiudendo la sua lettera - questa discriminazione? Vi ringrazio per la risposta che potrete darmi".

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