Oggi, 6 dicembre 2010, ricorre il 33° anniversario della morte di Raoul Follereau, l'Apostolo dei malati di lebbra, ispiratore dell'AIFO.
Nel grato ricordo della sua opera, l'AIFO rinnova il suo impegno per la lotta contro ogni forma di discriminazione e ingiustizia, per promuovere i diritti dei malati di lebbra, delle persone con disabilità e delle comunità più povere e vulnerabili in ogni parte del pianeta.


Raoul Follereau nasce a Nevers, in Francia il 17 Agosto 1903, in una famiglia di industriali. A 17 anni scrive il suo primo libro, "Il libro d'amore", che si caratterizza per una frase che diventerà il motivo ispiratore di tutta la sua attività: "essere felici è far felici".

Nel 1935, mentre si trova in Africa come corrispondente di un giornale argentino, ha due incontri che si rivelano decisivi per la sua vita: l'incontro spirituale con Padre Charles de Foucauld ed un incontro con i malati di lebbra, nella foresta tropicale della Costa d'Avorio, durante il quale si rende conto, in modo sconvolgente, delle condizioni in cui i malati di lebbra sono costretti a vivere, a causa della paura e dell'ignoranza che ancora circondano questa malattia.

Nel 1937 crea le Fondazioni Charles de Foucauld, per la diffusione della testimonianza d'amore fraterno, iniziando una nuova serie di conferenze e di viaggi. Nel 1942, ricercato dai nazisti, trova rifugio nel Convento di Venissieux, all'interno del quale viene a conoscenza del progetto per una città dei lebbrosi nella foresta vergine, ad Adzopè, nella Costa d'Avorio. Egli offre immediatamente il proprio aiuto per la raccolta dei fondi e tiene una serie di conferenze per raccogliere il denaro necessario. Dopo 13 anni di lavori, la 'città dei lebbrosi' viene finalmente inaugurata.

Nel 1942 lancia l'iniziativa "l'ora dei poveri", con la quale chiede a ciascuno di dedicare almeno un'ora all'anno del proprio salario, guadagno o rendita a favore degli infelici. Nel 1944, dopo aver compiuto il primo viaggio intorno al mondo, Follereau scrive una lettera al Presidente degli USA Franklin Roosevelt, nella quale chiede di destinare la cifra corrispondente ad un giorno di guerra alle opere di pace.

Il 20 settembre 1952 invia una Richiesta all'ONU per stabilire una Convenzione che fissi lo statuto dei malati di lebbra e promuova i loro diritti. Nel 1954 invia due lettere ai grandi, indirizzate al Generale Eisenhower, Presidente degli USA, e al presidente del Consiglio dei Ministri dell'URSS Malenkov, per chiedere loro due bombardieri, vendendo i quali si sarebbero potuti curare tutti i malati di lebbra del mondo. Nello stesso anno fonda la "Giornata mondiale dei malati di lebbra", fissata nell'ultima domenica di gennaio.

Nel 1972 compie l'ultimo dei numerosissimi viaggi in Africa, nel corso del quale festeggia la XIX Giornata mondiale dei malati di lebbra presso gli amici del Benin e dell'attuale Burkina Faso. Muore a Parigi il 6 dicembre 1977.

L'AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, fin dal 1961 ha raccolto l'eredità spiritutale di Raoul Follereau e prosegue la sua missione di solidarietà e impegno per la giustizia attraverso 103 progetti di Cooperazione allo sviluppo in 26 paesi del mondo ed una capillare opera di sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo in Italia.

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