ROMA - Il 2011 potrebbe essere l'anno cruciale per lo sbarco della previdenza on line. Secondo Antonio Mastrapasqua, presidente Inps, intervenuto a margine della presentazione del Bilancio Sociale 2009 in corso presso il Cnel a Roma, ad oggi gli uffici dell'Inps stanno lavorando su tutte le prestazioni erogate dall'Istituto, affinché siano raggiungibili esclusivamente via web. "C'è un progetto che mira a mettere il 100% delle prestazioni on line - ha affermato Mastrapasqua -. Stiamo lavorando sulla totalità delle prestazioni". Per oltre 250 prodotti forniti dall'Inps, quindi, si affaccia un futuro imminente per via telematica, ma prima di avviare i servizi on line serviranno sperimentazioni che assicurino l'effettivo successo. "Il primo pacchetto riguarda 19 prestazioni che dal primo gennaio saranno esclusivamente in via telematica con l'Inps - ha spiegato Mastrapasqua -. I primi servizi on line a gennaio saranno alcune prestazioni a sostegno del reddito, altre sulle collaboratrici familiari e prestazioni meno note. L'avvio delle prestazioni ci sarà solo nel momento in cui c'è la massima affidabilità e la certezza che la sperimentazione è finita con esito positivo".
Alcune prestazioni sono già accessibili via web, ha spiegato il presidente Inps. "L'invalidità era prevista in esclusiva con la norma di agosto 2009 - ha aggiunto -. La sperimentazione è durata per un semestre del 2009 e dal primo gennaio è partita in esclusiva sia la domanda, sia la certificazione medica". E sui dati riguardanti le prestazioni e le domande sull'invalidità, Mastrapasqua, spiega che tra i dati del 2009 e 2010 c'è stata una diminuzione. "Oggi stiamo viaggiando con una diminuzione di circa il 20% rispetto all'anno precedente, fermo restando di fare attenzione perché i dati non sono comparabili. Nel 2009 parlavamo di prestazioni, perché non conoscevamo le domande, oggi parliamo di domande". Sempre sulla diminuzione di domande è intervenuto anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, spiegando che probabilmente questa flessione potrebbe essere causata anche dalla diminuzione degli abusi. "Questo era il nostro obiettivo - ha spiegato Sacconi -. Forse è stato sufficiente proporre un filtro diverso, facendo coincidere il valutatore con l'erogatore per ottenere un primo significativo risultato. Oggi sono 16 miliardi di euro le risorse erogate tra assegni e pensioni di invalidità".