"Sul provvedimento approvato oggi per il potenziamento e la razionalizzazione del sistema per incrementare l'efficienza energetica e l'utilizzo di energia rinnovabile si apra una discussione chiara e trasparente, che permetta di valorizzare quelle proposte utili a spingere le rinnovabili termiche e il risparmio energetico, e a mitigare quegli aspetti che invece preoccupano perché potrebbero ridurre le potenzialità dell'eolico e del fotovoltaico in Italia".

Questa la dichiarazione di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, sul DLGS approvato oggi dal Consiglio dei Ministri che presenta, secondo l'associazione ambientalista, spunti interessanti, come i riferimenti agli investimenti nelle reti e alle agevolazioni per l'edilizia tolte dalla fiscalità generale e, contemporaneamente, alcune ombre sulle quali sarebbe bene fare luce senza farsi prendere dalla fretta.

"Ci auguriamo che la situazione delicata del Governo e le scadenze europee per il recepimento della Direttiva non portino a chiudere in modo approssimativo e superficiale decisioni che sono invece importanti e delicate".

Intervenendo poi alla presentazione del Rapporto Energia e Ambiente di Enea, Vittorio Cogliati Dezza ha sottolineato che questo documento mette correttamente al centro, come vincolo, l'avvio di un'economia a basse emissioni di CO2 perché la rivoluzione energetica é già in atto e perché proprio su questo si gioca il futuro del paese: "Andiamo verso profondi cambiamenti che riguardano la qualità del sistema Italia - ha continuato il presidente di Legambiente - ed è in gioco la possibilità stessa di sviluppo nella riqualificazione energetica dell'edilizia, nella mobilità, nella messa in commercio di nuovi prodotti.

Rinnovabili ed efficienza energetica sono la via giusta, non il nucleare, per il quale con grande "onestà intellettuale" anche l'Enea riconosce che non se ne parlerà prima del 2025: Questa fonte inoltre, andrà in competizione con il metano, sostituendone quote di mercato e arrivando a coprire solo il 20% del fabbisogno energetico contro il 25% promesso dal governo"

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