La curadell'HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo sta subendo alcuni colpi chesi tradurranno nell'impossibilità di rendere effettive le indicazionidell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di poter sfruttare lenovità introdotte dalla scienza medica. E' l'allarme di Medici SenzaFrontiere (MSF) alla vigilia della Giornata Mondiale dell'HIV/AIDS del1 dicembre.
"Il prezzo delle nuove medicine di cuiabbiamo bisogno rischia di impennarsi, ora che i paesi donatori stannofacendo un passo indietro nei loro impegni per l'espansione delle curecontro l'Aids", dichiara Gilles van Cutsem, coordinatore medico di MSFper il Sud Africa e Lesotho. "Come medici che lottano per curare le personesieropositive, ci sentiamo con le mani legate".
Le ultime raccomandazioni dell'OMS perla cura dell'Aids includono la necessità di curare i pazienti il primapossibile e con farmaci meglio tollerati. La nuova strategia richiede chei pazienti vengano curati prima di essere colpiti da infezioni opportunistichecome la tubercolosi. I dati appena pubblicati da MSF sui progetti in Lesothodimostrano la validità di questa nuova strategia: fornire prima le cureai malati riduce la mortalità del 68%, i nuovi contagi del 27%, i ricoveriospedalieri del 63%, e riduce infine del 39% il numero di persone che abbandonanole cure.
Questa strategia di "cura precoce" dabenefici ai singoli individui, ma anche alla società, perché rende le personesieropositive meno infette e dunque riduce il rischio di contagio. Ricercheeffettuate in Africa hanno mostrato che curare l'AIDS può ridurre la trasmissioneeterosessuale del virus del 92%.
"Le prove a sostegno di quanto va fattoper ribaltare la situazione stanno aumentando", continua Gilles van Cutsem."Ma proprio ora che le nuove indicazioni di cura ci danno una speranza,i fondi che i paesi donatori stanziano per l'HIV/AIDS sono stagnanti.Addirittura il Sud Africa, un paese di medio reddito con il più grandeprogramma di cura dell'Aids, si sforzerà di rendere effettivo l'interopacchetto di raccomandazioni dell'OMS, se la proposta di finanziamentoal Fondo Globale non verrà approvata".
Il Fondo Globale per la lotta all'HIV,Tubercolosi e Malaria ha ricevuto solamente 11.700.000 dollari di finanziamenti,invece dei 20 milioni di cui avrebbe bisogno. Il programma PEPFAR, sovvenzionatodagli Stati Uniti, che supporta circa la metà delle cure di tutte le personesieropositive nei paesi in via di sviluppo, per il terzo anno consecutivoha visto ridurre i propri finanziamenti.
Contemporaneamente, i paesi ricchi stannoagendo per avvantaggiare in maniera sleale le aziende farmaceutiche cheproducono prodotti sotto brevetto, limitando l'accesso ai farmaci genericie facendone aumentare i prezzi. L'80% dei farmaci che MSF utilizza percurare 160.000 persone, provengono da aziende produttrici di generici inIndia, la cosiddetta "farmacia del terzo mondo", così come l'80% deifarmaci per l'AIDS finanziati dai donatori internazionali su scala globale.La posizione dell'India come principale produttore di farmaci a bassocosto è già stata compromessa dalle regole dell'Organizzazione Mondialeper il Commercio (WTO) che obbligano il paese ad assegnare i brevetti aifarmaci.
Ciononostante, l'India ha una legge suibrevetti che impone dei forti limiti su cosa può e non può essere brevettato,nell'interesse della salute pubblica. Le multinazionali farmaceutichehanno tentato senza successo di far revocare questa legge e ora l'UnioneEuropea sta proseguendo questa battaglia. Come parte dei negoziati di liberoscambio con l'India, l'UE sta spingendo politiche come quella sull'"esclusività dei dati", che ridurrebbe ancora di più la capacità delleaziende produttrici di generici di immettere medicinali a basso costo sulmercato. Se l'UE vincerà, l'accesso a versioni più economiche dei nuovifarmaci necessari per sconfiggere l'HIV/AIDS sarà gravemente compromesso.
"Non possiamo permetterci di stare a guardarei paesi ricchi mentre mettono in pericolo la possibilità di curare le personesieropositive", dichiara Tido von Schoen-Angerer, direttore della Campagnadi MSF per l'Accesso ai Farmaci Essenziali. "Chiediamo a tutte le personedi prendere posizione e dire che non appoggiano il gioco che la CommissioneEuropea sta facendo con le aziende farmaceutiche".
MSF ha lanciato la campagna "Europa,giù le mani dalla nostre medicine!", per chiedere alla Commissione Europeadi cambiare strategia. E' possibile inviare una mail al Commissario europeoper il commercio Karel De Gucht: https://action.msf.org/it_IT/MSF fornisce terapie antiretroviralidal 2000 e attualmente ha in cura più di 160.000 persone sieropositive.Oggi 5 milioni di persone sono sotto trattamento antiretroviralenei paesi in via di sviluppo. Questo rappresenta un enorme passo avanti,ma 10 milioni di persone ne sono ancora escluse e moriranno nei prossimianni se non saranno curate.Medici Senza Frontiere è la più grandeorganizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è statainsignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portandoassistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it