Così si uccide l'associazionismo e il volontariato: il sistema sportivo italiano si regge su questi due pilastri che oggi rischiano di essere minati alle fondamenta con il drastico taglio al 5 per mille", questo è l'allarme che Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp lancia alle oltre 17.000 società sportive affiliate invitandole a spedire una lettera aperta di protesta alle più alte cariche dello stato, al Parlamento e al governo".
L'obiettivo è quello di incidere sulla decisione che il Senato è chiamato a prendere in settimana dopo l'approvazione del ddl stabilità, ex Finanziaria, alla Camera. "Con questo provvedimento non si rispettano i contribuenti, non si rispettano i 15 milioni di cittadini che in questi anni hanno deciso di sostenere tutto il terzo settore e lo sport di base - prosegue Fossati - in questo modo il cosiddetto governo del federalismo fa scelte antipopolari e centralistiche".
"Il governo spezza così l'esperimento più significativo di sussidiarietà fiscale mai realizzato nel nostro paese, taglia le risorse del 75% e tradisce la volontà di milioni di contribuenti che liberamente decidono di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del 5 per mille della dichiarazione irpef.
Ciò che preoccupa maggiormente - prosegue Fossati - è che il taglio arrivi in un momento particolare, quando l'esigenza di solidarietà e di assistenza si fa più forte a causa della crisi economica. Quando, cioè, la spesa sanitaria, specie in alcune regioni, riesce a stento a garantire i servizi essenziali e, anche per questo, l'attività sportiva di base rappresenta uno dei pochi argini alla deriva privatistica che sta prendendo il welfare nel nostro paese".
"Il paese è diviso e impoverito, le famiglie subiscono il salasso di servizi assistenziali per bambini e anziani che svaniscono di colpo. Lo sportpertutti è una strategia di salute, socialità, inclusione: perchè punirlo? L'Uisp fa appello alle società sportive di base e al movimento sportivo affinchè la protesta spinga governo e parlamento a correggere questa ingiustizia".
Questo taglio di circa 300 milioni di euro penalizza le organizzazioni sociali e si addiziona a quelli già effettuati alla cooperazione internazionale, al fondo per le politiche sociali, al servizio civile, alle tariffe postali per l'editoria non profit e ai trasferimenti agli enti locali, soprattutto in materia sanitaria, scolastica e di servizi alla persona.
La protesta dell'Uisp si aggiunge a quelle che, in questi giorni, si stanno levando da tutto l'associazionismo e dalla cooperazione internazionale.
Info: Ufficio stampa Uisp, tel. 06-43984316, i.maiorella@uisp.it