Presidenza e Consiglio nazionale di Caritas Italiana, sotto la guida del Presidente, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi, si sono riuniti a Roma.
Dopo aver dato il benvenuto al nuovo membro di Presidenza, S.E. Mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto, il Presidente ha ricordato alcune recenti indicazioni del Papa e dell'episcopato italiano. In particolare il Consiglio nazionale si è unito alla preghiera del Santo Padre per cristiani perseguitati, soprattutto in Iraq. In questo paese Caritas Italiana è presente da anni a sostegno di Caritas Iraq e accanto alla popolazione, con particolare attenzione alle famiglie cristiane sfollate.
"La Chiesa italiana ci ha offerto i nuovi Orientamenti pastorali" - ha ricordato poi il Presidente, aggiungendo che "tutti siamo chiamati a contribuire al percorso educativo di ogni comunità, con l'attenzione come Caritas di collegarlo al servizio di concretezza, di volontariato e gratuità". Sono stati inoltre richiamati alcuni temi affrontati dall'Assemblea generale di Assisi: - il tema dell'Europa, con attenzione al cammino dell'Unione Europea e della Chiesa in riferimento alle radici cristiane del continente.
Nel dibattito sono emerse sottolineature su temi come integrazione, solidarietà, bene comune evidenziando questioni aperte e fondamentali come l'immigrazione. Senza dimenticare che il 2010 è stato l'anno europeo di lotta alla povertà e che il 2011 sarà l'anno europeo del volontariato; - la situazione del nostro Paese con la drammatica questione dell'occupazione, ma anche con la difficoltà delle famiglie a causa della crisi; - i primi parziali risultati del censimento quasi terminato dei servizi ecclesiali sanitari e socio-assistenziali.
Sono circa 13.000 quelli finora censiti, 2.000 in più rispetto alla precedente rilevazione che però non includeva i servizi sanitari. C'è stato poi un cenno alla recente Settimana sociale dei cattolici italiani, con il tema del Sud e il riferimento al federalismo che - ha ribadito Mons.Merisi - "ha sempre bisogno della cifra della solidarietà accanto a quella della sussidiarietà, altrimenti si rischia che i territori non siano messi in condizione di dare il loro apporto costruttivo".
Il Presidente ha infine richiamato ad una rinnovata sinergia per rilanciare, nel ventaglio delle proposte diocesane a sostegno delle famiglie, anche l'iniziativa del Prestito della Speranza. S.E.Mons. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo, ha ricordato di aver avuto occasione durante il Sinodo di incontrare in Vaticano 182 vescovi dell'area del Medio Oriente.
Molte le problematicità sul tappeto: la situazione nei territori palestinesi con storie di dolore e scarse prospettive, la condizione di difficoltà dei cristiani in alcune aree dove non hanno neppure diritto di culto. "Tuttavia - ha sottolineato Mons.Fontana - la solidarietà che viene dalle nostre chiese è grandissima e molto efficace". L'appello unanime dei vescovi è stato quello a tenere vivo il problema nell'opinione pubblica.
Il confronto è proseguito sulla programmazione delle attività nella prospettiva educativa degli Orientamenti pastorali del nuovo decennio, con una forte attenzione a proposte di servizio per i giovani e al coinvolgimento delle delegazioni e del livello regionale, sempre a supporto dell'attività pastorale diocesana.
Si è fatto il punto sull'intervento in Abruzzo, dove sono già stati spesi 20 milioni di euro, ma anche sull'emergenza Haiti con il nuovo allarme colera - dove Caritas Italiana ha finora impegnato più di 8 milioni di euro - e sul Pakistan, dove sono stati avviati progetti per circa un milione di euro.
La prospettiva è di lavorare sulla ricostruzione e sulla ripresa dell'attività agricola. Infine si è ricordato che nel 2011 Caritas Italiana compirà 40 anni e per fare il punto su questi 4 decenni di impegno, in autunno avrà luogo il 35° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, dal titolo "La Chiesa che serve ed educa alla carità".