Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità e Emma Bonino, Vice presidente del Senatolanciano la campagna
END FGM - Petali di rosa per la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminiliper promuovere l'impegno delle istituzioni europee in occasione dei
"16 giorni di mobilitazione sulla violenza contro le donne"
25 novembre - 10 dicembre 2010Roma, Sala Stampa di Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 25 novembre 2010, ore 10:00
Saranno Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, e Emma Bonino, vice presidente del Senato, a firmarecongiuntamente i primi due petali di rosa della campagna END FGM, giovedì 25 novembre 2010, in occasione dellaGiornata internazionale sulla violenza contro le donne, sottolineando così l'impegno italiano per promuoverel'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili in Italia, in Europa e nel mondo.
Il petalo di rosa, metafora del clitoride mutilato e segno di speranza per un futuro in cui nessuna bambina, ragazza edonna dovrà più subire mutilazioni dei genitali, è il simbolo della campagna END FGM che AIDOS, Associazioneitaliana donne per lo sviluppo, e Amnesty International Sezione Italiana condurranno in occasione dei 16 giorni dimobilitazione sulla violenza contro le donne promossi dall'ONU, tra il 25 novembre, Giornata internazionale perl'eliminazione della violenza sulle donne, e il 10 dicembre 2010, Giornata internazionale dei diritti umani.
END FGM è una campagna europea promossa da Amnesty International Irlanda e realizzata in collaborazione conorganizzazioni non governative di 13 paesi dell'Unione Europea. La campagna punta a raccogliere 8 mila firme algiorno, tante quante sono le bambine che in media rischiano di subire mutilazioni dei genitali femminili nel mondo, paria 3 milioni l'anno, e vuole chiamare la Commissione e il Parlamento europeo a definire una strategia complessiva sullemutilazioni dei genitali femminili (MGF).
Sono 130 milioni nel mondo le donne che hanno subito MGF. Tale pratica tradizionale, diffusa in 28 paesi dell'AfricaSub-Sahariana e in alcuni paesi asiatici e del Medio Oriente, riguarda anche all'incirca 500 mila donne e ragazze oggiresidenti in Europa. Si stima che siano 180 mila le bambine residenti in Europa che rischiano di subire la pratica.
La richiesta di un impegno organico e coerente delle Istituzioni Europee, finalizzato all'adozione di una direttivaeuropea sulle mutilazioni dei genitali femminili, si articola in 5 aree prioritarie:
- raccolta dati a livello europeo per mappare l'incidenza del fenomeno e misurare i progressi verso l'abbandono dellapratica;
- inserimento della prevenzione delle MGF nelle politiche europee di prevenzione della violenza sulle donne;
- adeguata assistenza sanitaria e psico-sociale per le donne che hanno subito MGF, con un orientamento allaprevenzione per le bambine di origine africana residenti in Europa;
- adeguata protezione per le donne che si vogliono sottrarre o vogliono sottrarre le proprie figlie alle MGF nellepolitiche europee sul diritto d'asilo attualmente in discussione;
- inserimento della prevenzione delle MGF nelle iniziative di cooperazione allo sviluppo dell'Unione Europea in Africa.La raccolta firme sarà realizzata attraverso il sito web www.endfgm.eu.
La campagna coinvolgerà anchepersonalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, rappresentati delle istituzioni, attiviste erappresentanti della società civile e delle organizzazioni di migranti africane in Italia.
I/le giornalisti/e e foto-cine operatori che intendano seguire la conferenza stampa devono accreditarsi presso laSala stampa di Palazzo Chigi collegandosi al sito https://amei.palazzochigi.it
Info: AIDOS, Cristiana Scoppa, c.scoppa@aidos.it, tel. 06 6873214/196, cell. 339 1488018
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