"Un bambino muore ogni 30 secondi di malaria mentre i farmaci efficaci non raggiungono i pazienti": è la denuncia di Medici Senza Frontiere (MSF) in occasione del 25 aprile, Giornata africana contro la malaria. "Un numero spaventosamente ridotto di pazienti africani affetti da malaria ha accesso a cure efficaci che potrebbero curarli in pochi giorni" - denuncia Medici Senza Frontiere (MSF). A quattro anni dalla raccomandazione ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ai paesi di passare dai vecchi trattamenti contro la malaria alle terapie combinate a base di derivati dell'artemisina (ACT), e due anni dopo la decisione del Global Fund di finanziare le ACT, le equipe di MSF constatano che le strutture sanitarie governative continuano a dare ai pazienti i vecchi farmaci antimalarici invece dei nuovi trattamenti che funzionano.
Secondo l'OMS la malaria è responsabile ogni anno della morte di un milione di persone, per la stragrande maggioranza si tratta di bambini dell'Africa subsahariana al di sotto dei 5 anni e di donne in gravidanza. Le terapie a base di combinazioni con artemisinina (Artemisinin-based Combination Therapies o ACTs) sono ritenute tra gli strumenti più innovativi ed efficaci per il trattamento della malaria, a causa della sempre crescente resistenza del parassita che sostiene la malattia verso i farmaci di uso più comune. Tuttavia l'utilizzo di queste nuove terapie è limitato a causa dell'elevato numero di compresse necessarie per il trattamento e anche perché l'assunzione deve seguire un pasto grasso, spesso impossibile in gran parte dell'Africa, e dal costo tuttora troppo elevato.
Ad oggi, circa 40 paesi africani hanno adottato le ACT come protocollo nazionale per il trattamento della malaria. Di questi, oltre il 70% non implementa, o lo fa molto lentamente, tale protocollo. Questo è il risultato di una serie di ostacoli quali la mancanza di volontà politica, di risorse finanziarie e di risorse umane; la mancanza di formazione degli operatori sanitari e il conseguente scarso riconoscimento dei benefici delle ACT tra le comunità; la mancanza di scorte delle ACT di qualità garantita; il fatto che gli operatori sanitari non abbiano accesso ai test diagnostici rapidi; e uno scarso accesso all'assistenza sanitaria in generale. Per questo la malaria, una malattia curabile, continua a uccidere un bambino ogni 30 secondi - riporta MSF.
"L'assenza di un sostegno coordinato ai paesi da parte del programma contro la malaria dell'OMS, della partnership ?Roll Back Malaria' e di donatori come la ?US President's Malaria Initiatiave' ha ostacolato la rifornitura e la distribuzione delle ACT a livello dei singoli paesi" , dice la dottoressa Prudence Hamade, coordinatrice del gruppo di lavoro sulla malaria di MSF. "Inoltre, il Global Fund è un'agenzia di puro finanziamento e non è stata in grado di aiutare i paesi con l'effettivo processo di implementazione delle ACT." Dei 208 milioni di dollari allocati dal Global Fund per le ACT dal 2002, solamente il 30% circa è stato effettivamente usato per l'ottenimento di questa terapia raccomandata.
"Senza rapide misure per assicurare che i farmaci efficaci raggiungano effettivamente le persone che ne hanno bisogno, le decisioni dei governi resteranno virtuali e finiranno col non avere alcun significato per coloro che dovrebbero beneficiarne", dice il dottor Karim Laouabdia, direttore della Campagna per l'Accesso ai Farmaci Essenziali di MSF. "Dare ai pazienti clorochina contro la malaria ha circa lo stesso effetto che dare loro un sacchetto di zucchero - da un punto di vista medico come da un punto di vista etico è, semplicemente, sbagliato. Sappiamo che implementare le ACT non è un compito facile, ma a nessuno dovrebbe essere permesso sprecare tempo nell'assicurarsi che questi farmaci salvavita raggiungano quanti ne hanno bisogno".
Dopo qualche problema di rifornimento, le case farmaceutiche stanno oggi producendo le ACT. Nuovi trattamenti basati su combinazioni a dose fissa (più molecole attive nella stessa compressa) saranno disponibili entro la fine del 2006, e avranno dei benefici incontestabili per i pazienti, come un numero minore di pillole. Intanto Eurartekin® un nuovo farmaco per sconfiggere la malaria è nato dalla collaborazione tra un azienda italiana, Sigma-tau e un'organizzazione non profit, MMV.
Attualmente sono in corso due fra i più grossi studi clinici sulla malaria mai condotti in Africa ed Estremo Oriente su oltre 2500 pazienti i cui risultati non dovrebbero tardare. Questo sforzo è parte di un progetto che vede coinvolti la Chongqing Holley Holding, l'azienda farmaceutica cinese che ha identificato il farmaco e che possiede la filiera di estrazione e produzione dell'artemisinina e suoi derivati, unitamente alla azienda farmaceutica italiana Sigma-tau, che ha la responsabilità dello sviluppo industriale del progetto, l' Università di Oxford, che coordina la parte clinica e Medicines for Malaria Venture (MMV), una organizzazione non-profit che fornisce il supporto finanziario. I quattro partner stanno lavorando, in stretto contatto con le Autorità Regolatorie, per lo sviluppo clinico internazionale ed industriale di Eurartekin® al fine di renderlo disponibile prima possibile soprattutto in quei paesi dove l'infezione da malaria rasenta, per certi aspetti, la pandemia. [GB]