Ha preso ufficialmente il via la campagna "La scuola che insegna: il cibo dove non c'è", presentata in Campodoglio , a Roma, con la partecipazione di numerose insegnanti di scuola media ed elementare.
La campagna, promossa dal Comune di Roma e dal WFP, fa parte di una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza per sensibilizzarla sui temi della fame e della povertà e dell'importante ruolo svolto dalle agenzie del polo agro alimentare delle Nazioni Unite con sede a Roma.
Tra gli intervenuti alla giornata di "formazione" per insegnanti, oltre al personale del WFP, anche l'Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù, Laura Marsilio, e il Prof . Adolfo Panfili, delegato del sindaco di Roma per le ASL e i Rapporti con gli enti istituzionali sanitari.
La fame, una realtà che accomuna 925 milioni di persone, rappresenta una sfida mondiale spesso dimenticata o espulsa dall'agenda dei Grandi della Terra. Ma c'è un'agenda altrettando importante a cui pensare: quella della formazione, della crescita consapevole dei giovanissimi cittadini.
Cosa significa parlare in classe di fame e povertà? Significa adottare un approccio multidisciplinare - è stato ricordato dal WFP. La geografia della fame, i trend economici con le loro, talvolta drammatiche, ripercussioni sulle vite individuali, la sostenibilità ambientale sempre più compromessa, le disparità di genere mai abbastanza combattute, la Storia con la S maiuscola e le tante microstorie individuali, una corretta alimentazione al Sud come al Nord, sono alcune delle possibili prospettive offerte alla didattica.
Tra i materiali distribuiti al corso di formazione in Campidoglio vi è anche la guida per insegnanti, che può essere scaricata on line.
Maggiori informazioni sui materiali WFP per la scuola sono scaricabili, su questo sito, alla sezione studenti. Per ulteriori informazioni o per ricevere copia cartacea del materiale, scrivete a: wfp.scuola@wfp.org