Il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, e padre Peter Bray, Vice Rettore dell'Università di Betlemme, hanno firmato un protocollo di intesa per collaborare nella realizzazione di un partenariato rivolto ai giovani palestinesi e nel sostegno all'imprenditoria dei giovani laureati dell'università.
Il Protocollo d'intesa prevede la realizzazione di un vasto progetto per promuovere la cultura e l'orientamento all'impresa, al fine di aumentare l'impiego e il supporto alla creatività e all'innovazione giovanile. Il tutto realizzato con strumenti sostenibili attraverso una combinazione di mezzi educativi e iniziative rivolte alla carriera che coinvolgano studenti e neo-laureati sia all'interno dell'Università di Betlemme che nel mercato del lavoro.
In attuazione del predetto Protocollo d'intesa, nel mese di novembre 2010, il Dipartimento della Gioventù e l'Università di Betlemme hanno sottoscritto un accordo finalizzato alla realizzazione di un progetto finalizzato ad incrementare i mezzi e diversificare le opportunità di lavoro per i giovani palestinesi in modo sostenibile e strategico al fine di rafforzare l'economia e la società palestinese.
Per la realizzazione del progetto è stato stanziato un budget di ? 261.000,00, di cui ? 200.000,00 a carico del Dipartimento della Gioventù e di cui ? 61.000,00 a carico dell'Università.
Il progetto ha una durata di circa due anni (31 ottobre 2012) e prevede il coinvolgimento di: - 1.173 giovani, di cui 964 studenti universitari e 209 laureati; - 125 facoltà e 13 istituti operanti nell'ambito delle attività imprenditoriali; - 52 imprese, di cui 40 locali e 12 internazionali.
Gli obiettivi da raggiungere sono i seguenti:
1. intensificare workshop, seminari, stage per gli studenti, in coordinamento con le facoltà, da parte di persone che hanno intrapreso un loro lavoro autonomo e da parte di esperti delle facoltà che si occupano di imprenditoria creativa e innovazione nel campo dell'impiego e della creazione di lavoro.
2. Sviluppare corsi e programmi accademici insieme alle facoltà e all'interno del curriculum accademico e della struttura universitaria che uniscano alla conoscenza accademica l'esperienza pratica al fine di preparare gli studenti al mondo reale in quanto imprenditori e non solo come impiegati.
3. strutturare un piano di stage professionali disponibili sia agli studenti dopo il loro terzo anno di studi e integrato all'interno del programma accademico sia ai laureati dell'università di Betlemme disoccupati.