Alla domanda "Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?", potendo indicare un voto da 0 a 10 (0 indica "per niente soddisfatto" e 10 "molto soddisfatto") la maggior parte della popolazione di 14 anni e più fornisce una risposta compresa tra 7 e 8 (55,8%), mentre il 6,8% indica la soddisfazione massima. Il 22,7% ha segnalato un valore compreso tra 5 e 6 e il 3,9% un punteggio di soddisfazione compreso tra 0 e 4.
La distribuzione della soddisfazione complessiva presenta, quindi, una forte asimmetria positiva, cioè una tendenza delle risposte a collocarsi verso i valori più elevati della soddisfazione. Infatti, in media le persone danno alla soddisfazione nei confronti della propria vita un voto pari a 7,2, mentre il valore mediano (quello che divide il collettivo a metà) è pari a 7.
Non emerge, in generale, una differenza di genere, seppure le donne anziane sembrano essere più insoddisfatte degli uomini. Le differenze maggiori emergono con l'età: si passa, infatti, da un voto di 7,8 tra i giovani di 14-17 anni ad uno di 6,8 degli ultrasettantacinquenni.
Il Nord presenta un valore medio di soddisfazione pari a 7,4, il Centro pari a 7,1 ed il Mezzogiorno un valore di 7,0. Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il Trentino-Alto Adige (7,8), la Valle d'Aosta (7,5) e la Lombardia (7,4), quelle con i livelli più bassi la Campania (6,8), Sicilia e Puglia (7,1).
Chi è occupato è decisamente più soddisfatto di chi è alla ricerca di occupazione (7,4 contro 6,6). Tra gli occupati, dirigenti, imprenditori e liberi professionisti si dichiarano più soddisfatti degli operai (7,5 contro 7,3). Anche chi ha una laurea si dichiara più soddisfatto di chi ha al massimo la licenza elementare (7,4 contro 6,9).