La CGIL si sta attivando a tutti i livelli per risolvere la situazione: "Maroni faccia di tutto affinché i lavoratori migranti sulla gru per protesta siano ascoltati". Domenica prossima assemblea-presidio sotto la Torre 'ex Carlo Erba' a Milano
Condividi su: Una protesta estrema quella messa in atto a Brescia e Milano dai lavoratori migranti. I manifestanti, da molti giorni arroccati su una gru nelle due città lombarde e in sciopero della fame, si battono per la regolarizzazione degli immigrati, chiedendo il permesso di soggiorno e denunciando "la truffa" subita dagli stranieri nella mancata regolarizzazione attraverso la sanatoria del 2009, che riguardava solo due categorie di lavoratori (colf e badanti).
A Brescia sono 6 i lavoratori migranti che dal 30 ottobre sono arroccati sulla gru di Via San Faustino, mentre a Milano in 5 (un cittadino argentino e quattro egiziani) sono saliti, venerdì scorso (5 novembre) sulla vecchia torre dell'ex 'Carlo Erba' nel 'Maciachini Center' di via Imbonati per far sentire la loro voce e rivendicare una "sanatoria per tutti".
La CGIL da sempre vicina al dramma dei lavoratori migranti e impegnata da anni in una dura battaglia per il pieno riconoscimento delle garanzie sociali a loro dovute, ha espresso per voce del neo Segretario Generale, Susanna Camusso piena solidarietà ai lavoratori migranti in protesta e si sta attivando a tutti i livelli per risolvere la situazione. Camusso si è rivolta direttamente al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni "perchè faccia di tutto affinché i lavoratori migranti sulla gru per protesta siano ascoltati. Si deve permettere ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile di mettere in campo tutte le condizioni civili a favore dei lavoratori migranti - ha detto Camusso - e questo deve essere fatto rapidamente prima che i lavoratori perdano la fiducia nel nostro paese".
Un "giudizio durissimo" è stato espresso dalla CGIL di Brescia e dalla CGIL Lombardia in merito all'incontro avvenuto ieri pomeriggio in Prefettura a Brescia, durante il quale il Prefetto, fa sapere Damiano Galletti, Segretario Generale della CGIL territoriale, "non ha accolto la richiesta di apertura di un tavolo di crisi con la partecipazione delle espressioni del territorio, al fine di valutare le possibili soluzioni del problema, e neppure - prosegue - ha raccolto la nostra disponibilità a salire sulla gru al fine di convincere i lavoratori ad accettare l'istallazione della rete di protezione".
Il giudizio dell'Istituzione è che non ci sarà dialogo finché i sei cittadini stranieri rimarranno sulla gru. E' atteso invece per oggi (ore 12.45), l'incontro tra le organizzazioni sindacali milanesi e il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, in merito alla "preoccupante situazione" di via Imbonati.
Mentre per domenica prossima (14 novembre) è stata organizzata un'assemblea-presidio sotto la Torre 'ex Carlo Erba' per chiedere "il permesso di soggiorno per almeno 50 mila persone truffate da una sanatoria farsa per la quale hanno sborsato migliaia di euro e da cui la maggioranza è rimasta esclusa per motivi pretestuosi".

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