In questo mese il caso della povera Sarah Scazzi è stato oggetto di una vera e propria strumentalizzazione da parte di tutte le reti televisive, sia Rai che Mediaset, divenendo tema di improbabili e morbose attenzione mediatiche da parte di talk show, tg e simili. Il peggio però è stato raggiunto da Domenica 5 che nella puntata di Domenica 10 ottobre ha intervistato addirittura una ragazza minorenne amica di Sarah. Nessun tipo di rispetto, quindi, per la vittima di questa tragedia, sfruttata al massimo per mere ragioni di auditel. Ulteriori segnalazioni per Domenica 5 sono arrivate sempre per la stessa puntata: il 10 ottobre, infatti, è stata realizzata un'intervista - sempre in piena fascia a protezione specifica - a una coppia che si è soffermata su discutibili particolari di comportamenti sessuali alla presenza di due bambini in studio, i figli della coppia stessa, e di migliaia di altri bambini spettatori da casa. Gravi le violazioni, quindi, sia riguardanti i minori telespettatori sia riguardanti la presenza di minori in trasmissioni televisive.
Per quanto riguarda gli altri programmi out troviamo anche Terra ribelle, su Rai Uno, Chi ha incastrato Peter Pan su Canale 5, La Ladra su Rai Uno - che benchè adatta alla prima serata della domenica, fa passare come accettabili il furto e altre azioni compiute dalla gang guidata da Veronica Pivetti - e My name is Earl su Italia 1.
Apprezzata la programmazione di Rai Uno soprattutto per la fiction con Ho sposato uno sbirro 2 che ha offerto un'occasione di distensione e divertimento senza per questo essere priva di contenuti, ribaltando anche lo stereotipo del lavoro di poliziotto inconciliabile con la vita familiare: qui, infatti, la professione è condotta con impegno e responsabilità ma non prende il sopravvento sull'unione della coppia che, con un dialogo a oltranza, cerca di superare ogni difficoltà.
Apprezzati anche I migliori anni di Rai Uno, X-Factor 2 di Rai Due, Il Bandito e il Campione di Rai Uno e Cose dell'altro Geo di Rai Tre.
Per ciò che concerne gli spot, gradito quello di Enel che regala un messaggio di speranza con l'idea che un progresso tecnologico è tale solo se va avanti "insieme" all'uomo e per l'uomo. Poco apprezzato, invece quello dell'abbonamento Jamba, lo spot che reclamizza ancora una volta un servizio di giochi stile "Love Calculator" per i telefoni cellulari che portano obbligatoriamente ad un abbonamento.
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