PALERMO - Manifestazione di protesta questa mattina davanti Palazzo delle Aquile degli operatori delle comunità alloggio per il disagio psichico che dal mese di settembre non ricevono più l'integrazione della retta da parte del comune. Nella stessa situazione si trovano le case di riposo che ospitano oltre duecento anziani indigenti. Più di 200 anziani e 60 disagiati psichici, infatti, da due mesi sono rimasti senza assistenza. Il Comune non pagherà più la retta. La lettera è arrivata agli anziani, nel mese di settembre, senza nemmeno un giorno di preavviso. Il comune non è più in grado di sostenere le spese che garantivano il servizio di queste comunità.
Nello scorso settembre, infatti, l'amministrazione comunale ha comunicato che non avrebbe provveduto più a pagare la compartecipazione della retta agli assistiti delle comunità. A protestare questa mattina davanti il municipio oltre ai dirigenti delle comunità alloggio erano presenti anche gli operatori del settore e le associazioni dei familiari. Una delegazione di manifestanti incontrerà in queste ore l'assessore comunale alle politiche sociali Giuseppe Scalzo.
In quest'ultimo periodo le case di riposo e le comunità alloggio hanno lo stesso cercato di garantire ugualmente il servizio a sostegno delle persone accolte. "Non abbiamo il coraggio di buttare fuori nessuno - sostengono gli operatori -. Ma molte comunità saranno costrette comunque a chiudere. Stiamo andando avanti nonostante tutto caricandoci di responsabilità".
Ai familiari di un assistito presso la comunità ?Insieme' di Palermo è arrivata nel mese di maggio dal comune una lettera di revoca dell'assistenza all'interno delle comunità alloggio. "Il comune ha l'obbligo morale di non abbandonare chi non ha famiglia. Mio fratello, fortunatamente per lui, non è solo: è stato dimesso dal mese di settembre e adesso si trova in una casa di riposo privata - dice Cristina Marrone, sorella di Santo -. E' vergognoso che il malato mentale diventi un vuoto a perdere di cui non interessa niente a nessuno. Mio fratello è affetto da una forma di schizofrenia difficile da gestire. Noi familiari ci troviamo in difficoltà davanti una situazione ingestibile".
"La situazione è davvero difficile - sottolinea il capogruppo di Idv Fabrizio Ferrandelli -. Ci sono famiglie che hanno già numerosi impegni a cui fare fronte e adesso saranno costrette a garantire pure l'assistenza ed il sostegno pieno ad un familiare con disagio psichico. Senza contare che ci sono pure alcuni disagiati psichici ed anziani che non hanno famiglia". (set)