C'è chi ha pensato di celebrare l'imminente anno europeo del volontariato tagliandogli le risorse per svolgere le insostituibili attività a favore di emarginati e bisognosi.
É in discussione alla Commissione Bilancio della Camera un disegno di legge che sotto il titolo di "Disposizioni in favore dei territori di montagna" procede ad una radicale riscrittura della legge 266/91 (legge quadro sul volontariato), stravolgendo le caratteristiche delle strutture di servizio del volontariato, i CSV, sottraendo risorse alle loro attività e introducendo una incomprensibile divisione tra il volontariato "di montagna" e il resto.
"Non c'è dubbio che le popolazioni che vivono in aree montane vivono, a volte, in una condizione di particolare difficoltà - afferma Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore - e che dovrebbero essere previste maggiori iniziative a sostegno del loro sviluppo economico e sociale, ma questo obiettivo, pur condivisibile non può essere raggiunto tagliando risorse e indebolendo chi ogni giorno è impegnato in azioni concrete per chi si trova in una condizione di disagio e di emarginazione, e realizza occasioni di socialità per tutti i cittadini, rappresentando uno dei pochi presidi della coesione sociale del Paese."
"Il volontariato da tempo chiede una riforma della legge 266 - ribadisce Fausto Casini, coordinatore della Consulta del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore - ma per renderla più attuale e più rispondente alla realtà associativa, mai avremmo pensato a modifiche legislative di questa natura ed attuate con queste modalità e senza alcuna interlocuzione."
Il Forum del Terzo settore fa appello ai Presidenti delle Camere, a tutte le forze parlamentari, al Governo, perché venga fermata questa iniziativa legislativa che produrrebbe danni gravissimi ad una fondamentale risorsa civile del Paese.