Circa ventimila pastori e agricoltori, ai quali si sono uniti studenti, normali cittadini e numerosi sindaci della Sardegna con i loro gonfaloni, hanno invaso le strade di Cagliari con centinaia di trattori, intere greggi di pecore, carri di uva, grano, lana e cisterne piene di latte.
Con la mobilitazione la Coldiretti ha assunto la decisione di occupare ad oltranza la sede dell'Assessorato Regionale all'agricoltura mentre è stato istituito un presidio a tempo indeterminato al Palazzo della Giunta Regionale. Sotto accusa sono per la Coldiretti le inadempienze delle istituzioni regionali e nazionali di fronte ad una crisi che sta facendo morire l'agricoltura e la pastorizia in Sardegna e con essa una risorsa centrale per il turismo e l'economia dell'Isola.
Ora Basta ! Senza l'agricoltura e la pastorizia la Sardegna muore è lo slogan scelto dagli agricoltori. Questo è solo l'inizio hanno minacciato il direttore Michele Errico e il presidente Marco Scalas della Coldiretti nel sottolineare che "non si è voluto capire la gravita della situazione forse per negligenza, per incuranza o per incapacità e si è invece pensato di poter prendere in giro i pastori e gli agricoltori".
Da oggi - sostiene la Coldiretti - niente sarà piu' come prima: finchè non ci sono le dovute attenzioni e soprattutto le delibere scritte. A noi - dicono gli agricoltori della Coldiretti - non interessa farci dare vaghe promesse ma ci interessano i fatti , e i fatti per noi sono gli impegni scritti in delibera dalla Giunta regionale. Da oggi - conclude la Coldiretti - presidieremo ogni consiglio regionale, ogni giunta regionale, saremo presenti a tutti i consigli provinciali e il presidio davanti alla sede della giunta regionale serve per ricordare al presidente, all'assessore e a tutta la politica regionale che non può essere tradita e offesa la pastorizia sarda e l'agricoltura della Sardegna.