Lo annuncia il ministro Maroni nel corso di una audizione al Comitato parlamentare Schengen. Confermato il trend in calo degli sbarchi di clandestini: solo 2868 contro gli 8292 dello scorso anno
«Entro metà o, al massimo, la fine del prossimo anno saranno aperti quattro nuovi Cie: in Veneto, Marche, Toscana e Campania». Lo ha riferito il ministro nell'Interno, Roberto Maroni nel corso di una audizione al Comitato parlamentare Schengen. Le tredici strutture attualmente attive, in questo momento, ha sottolineato il ministro, non vivono un problema di sovraffollamento e, quindi, «non c'è un'emergenza».
Maroni ha, poi, spiegato che la gestione dei Centri sarà affidato, man mano, alla Croce rossa italiana «che dovrà essere presente in tutte le strutture per garantire gli stessi standard di funzionamento ovunque».
Sul fronte degli sbarchi di clandestini, i dati - ha evidenziato il ministro - indicano che al 30 settembre sono stati 2.868, contro gli 8.292 dell'anno precedente. Piuttosto, ha spiegato Maroni, sono state aperte nuove rotte che hanno come approdo per lo più le coste ioniche, calabresi e pugliesi, che conducono in Italia migranti sopratutto, curdi e afgani, da Turchia e Grecia.
Sono comunque già state attivate le iniziative per fermare questi flussi». Sulla vicenda del mitragliamento del peschereccio 'Ariete' da parte di una delle motovedette donate dall'Italia alla Libia, il ministro ha spiegato che sono in corso «contatti con la Libia per modificare la presenza dei nostri finanzieri che sono su quei mezzi solo per dare assistenza tecnica. Stiamo, quindi, per definire un accordo che eviti il ripetersi di queste situazioni».

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