La Sezione Italiana di Amnesty International ha lanciato sul proprio sito
www.amnesty.itun appello per chiedere il rilascio immediato di Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010, e di tutti gli altri difensori dei diritti umani in Cina.
L'organizzazione per i diritti umani invita, sempre attraverso il proprio sito, a inviare messaggi di congratulazioni e solidarietà a Liu Xiaobo, che sta scontando una condanna a 11 anni per "sovversione" nella prigione di Jinzhou, provincia del Liaoning.
Amnesty International è anche preoccupata per la situazione della moglie di Liu Xiaobo, Liu Xia, che dopo aver visitato il marito in carcere è stata riaccompagnata a Pechino, dove è ora soggetta a un provvedimento illegale di arresti domiciliari. Si tratta di una pratica comune per i coniugi dei difensori dei diritti umani, sottolinea Amnesty International: lo stesso è accaduto a Yuan Weijing e a Zeng Jinyan, mogli dei due noti difensori dei diritti umani Chen Guangcheng e Hu Jia.
Secondo Amnesty International, è oltraggioso che Liu Xia sia agli arresti domiciliari perché il marito ha ricevuto un riconoscimento internazionale per il suo lavoro in favore dei diritti umani. Le autorità cinesi dovrebbero cogliere l'opportunità del premio Nobel a Liu Xiaobo per liberare tutte le persone che sono attualmente detenute in Cina solo per espresso pacificamente il loro punto di vista e smettere di perseguitare persone innocenti.