Che il 12 ottobre si celebri la Giornata europea dei genitori e della scuola è uno dei segreti meglio custoditi della Repubblica: niente sul sito del Ministero, niente in quelli delle Associazioni dei genitori -con la lodevole eccezione del Cgd- e sì che la notizia circola negli ambienti ben informati da oltre un mese. Ben altro risalto quello dato alla Festa dei nonni, che pure (o forse è proprio per quello) non fanno parte degli organi collegiali della scuola.

La circolare datata 5 ottobre è stata diffusa solo in data odierna e informa che domani si terrà un incontro dal titolo "Famiglia e Scuola: un patto per la cittadinanza". La sede è la Sala della Comunicazione a Roma, ma indirizzo e orario non sono stati resi noti, forse a scanso di partecipazioni non desiderate. Peraltro il ministro Gelmini è nota per la sua ritrosia al confronto, specie nei momenti conflittuali per la scuola, e non si può farle colpa di negarsi all'incontro con i genitori proprio adesso, in piena contestazione studentesca.

Semmai c'è da meravigliarsi che la potente European Parents' Association (E.P.A.) non abbia dato una tirata d'orecchie al ministro e agli altri componenti del Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori, per una festa che di anno in anno diviene più dimessa. Ben lontani i giorni del ministro Moratti, quando ben due giorni di celebrazioni e iniziative in scuole di tutta Italia facevano di tutto per rilanciare il ruolo dei genitori a scuola.
"Il fondamento della partecipazione dei genitori è nella Legge italiana -rileva Rita Manzani Di Goro, presidente dell'Associazione Genitori A.Ge. Toscana- nei decreti delegati del 1974, nel Testo unico sulla scuola, nel Regolamento dell'autonomia. Anche i Forum dei genitori hanno il loro fondamento nella legge, ma non sono mai veramente decollati. È dovere delle associazioni e delle istituzioni far sì che questa presenza divenga consapevole ed efficace".

Come Associazione Genitori A.Ge. Toscana ci sembra significativo riportare la testimonianza che ci è giunta da un genitore: "Sono padre di due bambini ho sempre partecipato in modo attivo alla loro vita scolastica. Da sei anni sono componente del Consiglio di Istituto e sinceramente mi viene rabbia nel vedere che le cose non sono cambiate: genitori poco informati e senza punti di riferimento.
Il Forum provinciale potrebbe teoricamente diventare una guida giuridica e informativa per i rappresentati dei genitori nelle scuole. Uno dei motivi che ci ha fermati è stato il fatto di sentirci soli soprattutto da un punto di vista legislativo, in quanto la costituzione dei Fopags nei Provveditorati era un grande traguardo ma nello stesso tempo era una novità e non si capiva come operare, quali erano i nostri diritti, quali gli spazi di intervento".

Al Forum Nazionale delle Associazioni dei genitori nella Scuola, al Ministro Gelmini chiediamo allora di riprendere i corsi di formazione per genitori che sono stati svolti proficuamente nel 2004 e nel 2005, di dare finalmente vita ai Forum provinciali, di rendere soprattutto effettiva la partecipazione dei genitori, che sono i primi titolari dell'educazione, nel mondo della scuola, ove i nostri figli crescono e imparano a divenire cittadini responsabili. Perché è con questo e non con altro che si fonda la vera corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia e si offrono migliori opportunità di formazione ai nostri giovani.


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