E' unanime il coro di 'no' al progetto di addestramento promosso in Lombardia dai ministri Gelmini e La Russa per ragazzini e adolescenti chiamato "Allenarsi per la vita". Un'iniziativa che coinvolge 800 studenti di tutte le province lombarde e 140 istruttori dell'Unione nazionale ufficiali in congedo, tra cui anche militari di ritorno da missioni di guerra all'estero.
Il mondo dell'associazionismo e la stampa vicina ai temi sociali si è dimostrata subito contraria al progetto che, nella sua attuazione, raggrupperebbe i giovani in 'pattuglie' e li allenerebbe, con tecniche vicine a quelle militari, ad affrontare la vita adulta.
Crescere è uno dei compiti più importanti per bambini e adolescenti, sul quale gli adulti hanno evidentemente una enorme responsabilità: per questo CIAI da anni promuove, attraverso i suoi progetti in Italia e nel mondo, l'educazione alla mondialità, i valori della pace, dell'accoglienza del diverso, delle relazioni basate sul dialogo.
Elementi, questi, che fanno parte della mission stessa dell'associazione e che quindi non si pongono in linea con il modello educativo proposto da Gelmini e La Russa. In un momento di tagli per la scuola pubblica, questo programma sviluppato dai ministri è dannoso agli insegnamenti fondamentali per la vita di ogni bambino.