L'Onu stanzia 40 miliardi di dollari per migliorare le condizioni sanitarie delle donne e dei bambini nel mondo. Lo ha annunciato il Segretario Generale Ban Ki-moon, nell'ultima giornata dell'Assemblea Generale dedicata agli Obiettivi del Millennio. Il piano mira a salvare la vita di 15 milioni di bambini e quasi un milione di donne nei prossimi cinque anni. L'Onu stima che l'iniziativa, nei cinque anni, permetterà di evitare 33 milioni di gravidanze indesiderate e di salvare la vita a 740.000 donne che muoiono per complicazioni collegate al parto. Inoltre, 120 milioni di bambini saranno protetti dalla polmonite. Al progetto partecipano 192 Paesi, oltre a numerose fondazioni. Il Ministro Frattini aveva sottolineato che per aiutare i Paesi poveri bisogna superare le "logiche statistiche" passando ad un approccio più politico che tenga conto di tanti fattori, dalla qualità dell'aiuto alla necessità che questo non finisca in Paesi dove i diritti umani sono calpestati. Di piu' complessa attuazione, invece, secondo il Ministro, la proposta del Presidente francese Nicolas Sarkozy di finanziare gli Obiettivi del Millennio attraverso una piccola tassa sulle transazioni finanziarie: "tentare non nuoce" ma è un'idea difficilmente realizzabile perché funzionerebbe solo con una "precondizione" e cioè con l'accordo della grande maggioranza dei paesi industrializzati. Non basterebbe neanche un accordo europeo poiché "in un mondo globalizzato non è immaginabile che la piccola Europa possa dettare regole". Frattini si è anche impegnato per centrare uno dei principali obiettivi del Governo italiano all'Onu: insieme al Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, ha partecipato alla sessione dedicata all'approvazione della prima risoluzione contro le Mutilazioni genitali femminili, per la loro abolizione in ogni parte del mondo entro il 2015.