Due relatori guideranno l'approfondimento specialistico. Il dr. Luciano Galletto, direttore della S.C. di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale di Savigliano, introdurrà il tema con una presentazione generale sulla malattia, dalla diagnosi alle terapie possibili. "L'endometriosi è una patologia che colpisce milioni di donne nel mondo, in età riproduttiva" ci ricorda il dr. Galletto. "Per alcune donne la patologia passa inosservata, ma per altri casi la sintomatologia dolorosa è l'evenienza clinica principale oppure l'infertilità che ne può derivare è la massima espressione patologica. L'endometriosi è assolutamente imprevedibile come insorgenza e talora anche come evoluzione; il compito principale del ginecologo è una corretta e completa diagnosi ed un approccio terapeutico conseguente che può essere di tipo chirurgico eo medico complementare, con l'intento di preservare la fertilità della donna e risolvere le talora complesse problematiche dolorose."
"Le alterazioni ormonali, in particolare quelle degli ormoni steroidei sessuali, hanno un ruolo importante nella patogenesi e nello sviluppo dell'endometriosi" secondo quanto ci ha confermato la dr.ssa Laura Gianotti, endocrinologa presso la S.C. di Endocrinologia e Malattie del Ricambio dell'Ospedale S.Croce e Carle di Cuneo, che interverrà con una relazione dedicata all'aspetto ormonale della malattia. "Le vie metaboliche degli ormoni sessuali rappresentano un bersaglio della terapia medica, che prevede un controllo e una inibizione prolungata della sintesi degli ormoni sessuali e dell'intero asse gonadico (con l'uso della pillola continuativa o di analoghi antagonisti/agonisti del GnRH ). L'ipogonadismo prolungato indotto dalla terapia medica ha conseguenze negative sull'intero organismo della donna, oltre che sulla fertilità, con un impatto negativo sulla psiche (depressione), sul sistema nervoso centrale (ridotta concentrazione ) e sullo scheletro (osteoporosi). Tali problematiche hanno un peso importante nella vita della donna; è pertanto doveroso conoscerle, considerarle quando si inizia il percorso terapeutico dell'endometriosi e, possibilmente, limitarle nel tempo anche valendosi di terapie di supporto."
L'endometriosi è una malattia cronica femminile molto diffusa e complessa che colpisce oltre il 10% delle donne in età fertile, cioè almeno 15.000 donne nella sola provincia di Cuneo.È caratterizzata dalla presenza di cellule endometriali al di fuori della loro sede naturale, il rivestimento interno della cavità uterina, provocando la formazione di cisti, lesioni e noduli.Molte donne affette da questa malattia provano forti dolori durante il ciclo mestruale, durante i rapporti sessuali, a livello degli organi in cui le lesioni si sono annidate; il 30-40% vede compromessa la sua fertilità.
Avere a che fare con una malattia cronica, ancora poco conosciuta e riconosciuta, come l'endometriosi, significa dover affrontare una serie di problematiche quali gravi ritardi diagnostici (in media 9 anni), terapie a base ormonale con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita della persona, sintomi dolorosi spesso fuori controllo con ricadute in termini di ore lavorative perdute (stimate in 30 miliardi di euro in Europa), fertilità ostacolata quando non impossibile, spese sanitarie non sostenute.
Per sostenere ed aiutare le donne affette da endometriosi, nel 1999 è stata fondata l'Associazione Italiana Endometriosi Onlus, che opera attivamente per divulgare la conoscenza della patologia, per promuovere la ricerca scientifica per una cura definitiva, per sollecitare le istituzioni ad una responsabilità specifica del loro ruolo.
Per maggiori informazioni sono disponibili il numero verde 800 031977 e il sito www.endoassoc.it
Per informazioni sull'incontro contattare Laura 333 6937772 nelle ore serali.Associazione Italiana Endometriosi ONLUShttp://www.endoassoc.itinfo@endoassoc.it - infoline 800 031977 fax: (+39) 0331-589800