L'associazione agricola delle Acli ha partecipato nel fine settimana all'Assemblea nazionale dei promotori del referendum per l'Acqua Pubblica, che si è svolto a Firenze. Il presidente Michele Zannini ha confermato l'impegno di tutte le strutture territoriali di Acli Terra ad esprimere il massimo di iniziativa e di presenza nei comitati promotori, a livello locale, per la mobilitazione a sostegno della campagna referendaria.

"Oltre che un bisogno fondamentale - ha detto Zannini - l'acqua è innanzitutto un diritto per tutti. La differenza tra bisogno e diritto è sostanziale; affermare che l'acqua è un diritto significa riconoscere che la collettività ha la responsabilità di creare le condizioni affinché questo diritto possa essere garantito in maniera universale, come sollecita Sua Santità Benedetto XVI. Se, invece, l'acqua viene considerata solo nella sfera dei bisogni, la sua soddisfazione, come per tutti i bisogni in genere, è delegata alla capacità economica dei singoli."

Circa un miliardo di persone nel mondo non dispone di acqua potabile; 2,5 miliardi di persone non possiedono servizi sanitari ed 8 milioni di persone, ogni anno, muoiono per malattie legate alla carenza di acqua. In questo quadro si aggrava sempre più il problema della gestione delle risorse dell'acqua e del suo recupero, contesa tra uso civile, industriale e agricolo, con gravi rischi di nuovi conflitti interni alle società e, ancor più, tra gli Stati.

"L'uso dell'acqua - ha aggiunto il presidente di Acli Terra - è un atto di responsabilità, fondamentale espressione di una capacità di consumo sostenibile e critico, proprio perché l'acqua rimane una risorsa insostituibile e purtroppo limitata della natura".

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