Tanti modi diversi per fare volontariato con e per i bambini, nei paesi più poveri o in Italia. Per ciascuno sono richiesti motivazione, entusiasmo e un po' di voglia di mettersi in gioco. E per ciascuno la Fondazione "aiutare i bambini" offre percorsi formativi gratuiti.
Il primo appuntamento è a Milano nel fine settimana dell'1, 2 e 3 ottobre con il corso "Io Volontario", per le persone interessate al volontariato all'estero.
Brasile, Ecuador, Sud Africa, Kenya, India. Sono solo alcune delle destinazioni che i volontari della Fondazione "aiutare i bambini" hanno scelto quest'estate per portare un aiuto concreto ai bambini nel mondo. In questi Paesi la Fondazione sostiene asili, scuole, centri di accoglienza, mense, ambulatori e cliniche mediche, garantendo un contributo economico costante che ne permette il funzionamento durante l'anno. E in più all'estero invia i suoi volontari, i cosiddetti "volontari con le ali" dalla caratteristica maglietta gialla: 71 nel solo 2009, provenienti da tutta Italia. Persone normali, senza competenze professionali mediche o di altro tipo, spesso giovani, che per un periodo di due o tre settimane, in molti casi durante le ferie estive, decidono di partire per fare un'esperienza sul campo. Giocano, studiano e accompagnano nelle attività quotidiane i bambini sostenuti attraverso i progetti della Fondazione. Il corso "Io volontario", tre edizioni all'anno, ha l'obiettivo di preparare i partecipanti a questo tipo di esperienza.
L'estero però non è l'unico campo d'azione dei volontari di "aiutare i bambini". La Fondazione sostiene in Italia asili nido e centri di aiuto allo studio per i ragazzi più grandi, e anche qui la presenza dei volontari è importante e i contesti in cui si va ad operare non sono facili. Si tratta spesso di periferie urbane, come ad esempio il quartiere Barona o via Padova a Milano, Le Vallette a Torino, Tor Bella Monaca a Roma, il quartiere Librino a Catania. La Fondazione offre alle persone interessate a fare volontariato in realtà territoriali di questo tipo la possibilità di un contatto diretto con le associazioni o cooperative che gestiscono i servizi. L'impegno richiesto è di almeno mezza giornata alla settimana. I compiti sono vari: stare con i bambini più piccoli nei momenti che scandiscono la giornata all'interno degli asili nido (la colazione, i giochi, il pranzo, il riposo) oppure aiutare i ragazzi a fare i compiti e organizzare attività ricreative nei centri di aiuto allo studio e di aggregazione giovanile. Sempre in affiancamento agli educatori e agli operatori sociali che presso le strutture lavorano.
Per sostenere i progetti in Italia e all'estero, "aiutare i bambini" raccoglie fondi anche attraverso grandi eventi nazionali di piazza. Il prossimo appuntamento è con "Babbo Natale per un giorno", giunto alla sesta edizione. Nei giorni di sabato 27 e domenica 28 novembre più di 1.500 volontari della Fondazione saranno presenti nelle vie e nelle piazze di grandi e piccole città italiane. In cambio di un'offerta i volontari doneranno il cappello di Babbo Natale, simbolo dell'evento, o una confezione di carta regalo natalizia. I fondi raccolti andranno a favore del progetto "Latte e pappe per salvare i bambini dall'AIDS" in Guinea Bissau. Prestare qualche ora del proprio tempo libero nel week end di fine novembre, potrebbe essere l'occasione giusta per conoscere da vicino "aiutare i bambini" e le sue attività. Anche per i volontari da banchetto sono previsti dei corsi ad hoc, il 23 ottobre a Milano, il 6 novembre a Roma, il 7 novembre a Palermo e il 13 novembre a Bari.
Un'ultima possibilità per chi risiede a Milano: quella di fare volontariato presso la sede di Via Ronchi 17 (zona Lambrate) , affiancando i collaboratori in attività d'ufficio come inserimento dati, traduzioni, dialogo telefonico, imbustamento.
Per diventare volontari e conoscere il calendario completo dei corsi: tel. 02 70603530; www.aiutareibambini.it.