ROMA - La scuola inizia, ma il sostegno arranca: mancano circa 65.000 insegnanti per coprire i bisogni degli studenti disabili, secondo le rilevazioni del centro studi dell'associazione Tuttiascuola, che per domani ha indetto a Napoli una manifestazione in difesa dell'integrazione scolastica. Sono circa 190.000 gli alunni disabili iscritti per l'anno scolastico 2010-2011, ben 16.500 in più rispetto allo scorso anno: di questi, 165.000 sono disabili psichici, tra cui il 75% in condizioni "gravi". Gli insegnanti di sostegno saranno 90.469: insufficienti per soddisfare quel rapporto di uno a due previsto dalla legge, che nei casi gravi si trasforma in uno a uno.

Significativi i dati provenienti da alcune regioni. In Campania, per esempio, il totale degli insegnanti di sostegno è di 11.931, mentre gli alunni disabili sono 22.010, di cui 17.200 invalidi al 100%: occorrerebbero quindi, stando ai calcoli del Centro studi, almeno 19.500 insegnanti di sostegno per soddisfare i bisogno degli studenti con disabilità nella Regione. In Calabria, gli insegnanti di sostegno per l'anno scolastico 2010-2011 sono 3.699, a fronte di 6.450 alunni disabili, di cui 5.110 invalidi al 100%: servirebbero circa 5.800 insegnanti di sostegno per rispondere alle loro necessità.

Una situazione che TuttiaScuola domani tornerà a denunciare, manifestando davanti al palazzo della Regione a partire dalle 9.30. Una protesta che sarà accompagnata dal gesto simbolico dei bambini disabili che interverranno alla manifestazione, i quali doneranno al presidente della regione Campania Caldoro zainetti e quaderni destinati al ministro Gelmini. "Non un ministro, un buttafuori", come recita uno degli striscioni che domani aprirà la manifestazione. Si deve infatti alla Gelmini "un vero e proprio colpo di mano - spiega il presidente di Tutti a Scuola, Antonio Nocchetti - con cui ha di fatto eliminato il tetto massimo di alunni disabili nelle classi". In che modo, visto che questo tetto è previsto dalla legge 104 del 1992? "Il ministro, con una norma di due anni fa, ha eliminato l'obbligo dei dirigenti scolastici di chiedere lo sdoppiamento della classe in presenza di alunni disabili. Sta violando la legge, ma non possiamo fare niente per impedirglielo, visto che non è prevista alcuna sanzione. Accade così che una ragazza con una grave malattia genetica si trovi da ieri in una classe di 32 studenti, tra cui un ragazzo cieco, come ci è stato appena segnalato".

Per quanto riguarda la questione del sostegno scolastico, "nel febbraio 2010 è stata scritta una piccola pagina della storia dell'integrazione scolastica, con la sentenza n. 80 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto l'impossibilità di imporre un tetto al numero degli insegnanti di sostegno", ricorda Nocchetti, riferendosi alla sentenza che ha dichiarato illegittime alcune delle proposte contenute nella Finanziaria 2008 relativamente all'integrazione scolastica. "Dopo che avremo messo in ruolo i 65.000 insegnanti che, sulla base di questa sentenza, devono essere assegnati, occorrerà affrontare il nodo della formazione, tenendo presente che il 75% degli insegnanti di sostegno dopo 5 anni abbandona questo ruolo per diventare insegnante curriculare. Bisogna vincolare l'insegnante di sostegno al ruolo, superando la consuetudine di utilizzare il sostegno come un modo per fare punteggio. Quella dell'insegnante di sostegno deve insomma diventare una vera e propria professione". (cl)

Per informazioni e approfondimenti: www.tuttiascuola.org

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