L'Ue contro chi danneggia l'energia rinnovabile a favore dei combustibili fossili. Tra le procedure di infrazione che verranno annunciate domani da Andris Piebalgs, Commissario
UE per l'energia e i trasporti, diverse riguarderanno infatti le energie rinnovabili.
Secondo quanto riporta l'Irish Farmer Journal i paesi interessati saranno 11, ma da Bruxelles il portavoce del Commissario ha smentito tale cifra dicendo che l'informazione non è esatta. I paesi caduti nel mirino della Commissione per non aver applicato la legislazione comunitaria vigente sulle energie rinnovabili potrebbero essere di più o di meno. L'Irlanda, paese in cui Piebalgs si è recato in visita, sembra comunque rientrare tra quelli che si vedranno mettere sul banco degli imputati da Bruxelles. Nel paese il settore dell'energia eolica sarebbe stato discriminato rispetto ad altri settori energetici.
Nella direttiva Ue è chiaramente precisato che le compagnie produttrici di energia rinnovabile devono avere lo stesso accesso alla rete nazionale dei generatori convenzionali. Ora, secondo quanto riporta il giornale irlandese, in Irlanda oltre 3000 megawatt generati da installazioni eoliche sono tagliati fuori dalla rete nazionale a causa della decisione, presa alla fine del 2003, di non procedere a nuove connessioni, mentre due impianti che sfruttano energia fossile, Tynagh Energy e Aughnish Alumina, avrebbero saltato la coda e ottenuto la connessione alla rete.