Dopo l'ufficio di Nairobi, aperto lo scorso maggio, Intervita Onlus inaugura una nuova sede in Cambogia. "L'apertura di sedi locali risponde a una precisa scelta di radicamento sul territorio nei paesi in cui interveniamo - dichiara Marco Chiesara, presidente di Intervita. Ci permette di avere una conoscenza approfondita delle problematiche del paese e di selezionare le risorse umane e gli interventi più adeguati ad affrontarli."
Una strategia precisa che tocca oggi uno dei Paesi in cui la Ong è maggiormente impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale infantile legato al turismo. Nell'ambito della campagna Diritti alla meta! a favore dei diritti dei bambini, infatti, l'impegno di Intervita in Cambogia è in continua crescita.
"A luglio abbiamo presentato il rapporto annuale sulla tratta di persone realizzato in Cambogia, spiega Daniela Bernacchi, direttore di Intervita, da cui emerge che 1 vittima su 3 è una bambina che spesso finisce nel traffico legato allo sfruttamento della prostituzione. Si tratta di uno strumento prezioso per conoscere a fondo i termini del problema e combatterne le cause." Per questo motivo, la ricerca è stata  anche messa a disposizione delle autorità locali cambogiane impegnate a contrastare la tratta e lo sfruttamento di persone.
In Cambogia, Intervita combatte lo sfruttamento sessuale infantile agendo su vari fronti. Sempre sul piano istituzionale, ha coinvolto 800 tra funzionari, autorità locali e rappresentanti delle comunità per definire piani di tutela dei bambini e ha creato una rete di 240 tra funzionari del dipartimento degli affari sociali, poliziotti e insegnanti definire un piano d'azione nazionale di protezione dei bambini.

Un vasto programma di sensibilizzazione è stato inoltre pensato per i gestori di hotel e guesthouse e per i conducenti di tuk tuk che hanno un ruolo fondamentale nel creare un contatto tra i turisti e gli sfruttatori. Sono stati affissi cartelloni informativi nei punti strategici della città, distribuiti 4000 libretti in inglese e khmer sul turismo sessuale e diffuso i numeri di telefono dedicati alla protezione dei bambini. Anche il 34% della popolazione cambogiana è stato coinvolto attraverso programmi radiofonici e televisivi che informano sulle leggi esistenti e sui servizi a tutela dei bambini.

Oltre alla prevenzione, in collaborazione con le Ong locali KMR e WP, Intervita sostiene le vittime di sfruttamento sessuale e di traffico di persone. A Battambang sostiene un centro d'accoglienza e recupero per i minori vittime della tratta di esseri umani e per bambini di strada a rischio di sfruttamento. Qui trovano un rifugio sicuro circa 120 bambini e ragazzi tra i 5 e i 18 anni, che ricevono cure e vivono in condizioni adeguate alla loro crescita e, quando la famiglia rappresenta un luogo sicuro in cui reinserire i ragazzi, il progetto prevede come beneficiari di sostegno economico anche i genitori. A Svay Rieng, inoltre, Intervita assicura formazione professionale ai ragazzi sopra i 16 anni a rischio di sfruttamento sessuale, aiutandoli poi a trovare un lavoro o ad avviare una piccola attività.

In questo quadro articolato, Intervita inserirà a breve anche il Sostegno a distanza: un rapporto continuativo tra il donatore e il bambino beneficiario, da cui trae vantaggio l'intera comunità. Attività scolastiche, cure mediche di assistenza e prevenzione, finanziamento di piccole attività per favorire la sicurezza economica delle famiglie e prevenire il fenomeno dello sfruttamento sono rese possibili grazie a una piccola donazione mensile che ha un grande valore nei paesi del Sud del mondo. 

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