Andrea Bocelli si fa promotore della legge sull'affidamento condiviso, il provvedimento legislativo (L. 54/2006) che, sulla carta, suddivide in modo equilibrato le responsabilità specifiche e la permanenza dei figli presso ciascun genitore. "Bisogna porre un freno a queste ingiustizie palesi, la legge c'è ma è disattesa, ed una legge ingiusta o disattesa, fa tanto più' male di cento leggi che mancano", ha dichiarato il tenore italiano in collegamento telefonico con Pierluigi Diaco nel corso del programma di Raiuno ?UnoMattina'. "Il fatto che l'affidamento condiviso sia valido solo sulla carta, rappresenta una grande piaga per la nostra società - prosegue il tenore, in collegamento da Atene, dove ieri ha tenuto un concerto di beneficenza per le donne malate di tumore - purtroppo sono tantissimi i bambini che soffrono per questa situazione, per questo ho deciso di scendere in campo anch'io e denunciare dal punto di visto sociale questa condizione".

"La mia situazione personale (dalla ex moglie Enrica ha avuto due figli, Amos e Matteo, ndr) ha inciso perché ho vissuto una situazione analoga. Se la legge è giusta non crea tensioni tra i genitori; ma se la legge è ingiusta si vengono a creare disparità e quindi litigi, e purtroppo - conclude Bocelli - sono i figli, molte volte bambini, che ne soffrono in prima persona".

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