Roma, 8 settembre 2010 - Prende il via domani, giovedì 9 settembre, a Perugia, il tradizionale Incontro nazionale di studi delle Acli, dedicato ai
150 anni dell'unità d'Italia.
Italiani si diventa. Unità, federalismo e solidarietà è il titolo dell'appuntamento giunto quest'anno alla sua
43^ edizione. «Mai anniversario fu così lontano da una liturgia rassicurante e ripetitiva» scrivono le Acli, secondo le quali «nulla è scontato nella rilettura dell'Italia come nazione». Italiani si diventa, quindi, a dire che «l'unità nazionale,
l'identità nazionale, non è solo un patrimonio ideale, ma anche un compito di responsabilità». Diventare italiani, 150 anni dopo, è ancora una «sfida da realizzare».
I lavori aprono nel pomeriggio di domani (ore 15.00) al Teatro del Pavone di Perugia (Piazza della Repubblica), con la relazione introduttiva del presidente delle Acli
Andrea Olivero, preceduta dai saluti del presidente della Regione Umbria
Catiuscia Marini, del presidente della Provincia
Marco Vinicio Guasticchi e del sindaco
Wladimiro Boccali. Seguono gli interventi di
Mons. Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione della Cei sui Problemi sociali, Lavoro, Giustizia e Pace (
Testimoniare il Vangelo per un'Italia solidale);
Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio (
I cattolici nell'Italia di ieri e di oggi);
Gian AntonioStella, giornalista e saggista (
Sul costume degli italiani a 150 anni dall'Unità d'Italia),
Ilaria Buitoni Borletti, presidente dal Fai, il Fondo Ambiente Italiano (
IlBelpaese e il patrimonio ambientale e artistico).
L'indomani, venerdì 10 settembre, laboratori tematici su I vincoli e i talenti, per ragionare sulle prospettive per l'Italia e «le risorse a disposizione per realizzarle». Presiedono i laboratori
Carlo Dell'Aringa, economista della Cattolica di Milano (
Una Repubblica fondata sul lavoro?);
Tonino Perna, sociologo dell'Università di Messina (
Italian way of life: tra stili di vita e modelli sociali);
Antonio Golini, demografo della Cattolica (
I "nuovi" italiani);
Alessandro Rosina, demografo della Cattolica (
I giovani e le donne risorse per l'Italia);
Mario Zucconi, politologo dell'Università di Urbino (
L'Italia "dal" mondo).
Nel pomeriggio, tavola rotonda su
Diventare italiani: tra memoria e speranza. Intervengono alcuni
familiari delle vittime di mafia e terrorismo (
Rita Borsellino,
Agnese Moro,
Franco La Torre,
Stefania Grasso,
Rosa Calidari), per raccontare un Paese «che ha sofferto ma che non si arrende, che risponde al dolore con l'impegno e la speranza».
Sabato mattina, 11 settembre, alla
Sala dei Notari, in Piazza IV novembre, la giornata conclusiva dell'Incontro di studi.
Le Sfide che possono unire gli italiani: un'agenda di iniziative per il federalismo solidale, l'integrazione interculturale degli immigrati, la via italiana alla laicità, lo sviluppo del terzo settore. Intervengono
AldoBonomi, direttore Aster (
Identità nazionale e "patrie" locali);
Gianfranco Viesti, economista dell'Università di Bari (
Nord e Sud, quale federalismo per l'Italia?);
GiorgioCampanini, storico (
La via italiana alla laicità); Mons.
Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia (
Per un'Italia interculturale);
Marco Moranti, amministratore delegato di banca Prossima (
Etica e finanza). Incontro conclusivo con l'on.
Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico.