FIRENZE - Prevenzione "al femminile": è partnership tra Inail Toscana e Regione. E' stato firmato ieri da Aniello Spina, direttore Inail Toscana, e da Daniela Scaramuccia, assessore regionale per il Diritto alla salute, un protocollo operativo finalizzato alla promozione di strategie per la sicurezza sul lavoro in ottica di genere. L'accordo - realizzato in stretta collaborazione col Comitato pari opportunità dell'Inail - rappresenta un'ulteriore tappa del processo di sinergia promosso dalle due strutture a seguito dell'intesa del 9 giugno 2009. Alla firma era presente anche il direttore generale dell'Inail, Giuseppe Lucibello.

"Promuovere la prevenzione significa, prima di tutto, dare vita a un autentico cambiamento culturale che sia in grado di coinvolgere tutte le parti sociali: un obiettivo che richiede la capacità di agire in modo strutturato e coerente a partire direttamente dal mondo del lavoro", afferma Spina. "Per questo ritengo il protocollo varato ieri un passo avanti essenziale in questo percorso e l'ulteriore consolidamento di un rapporto con la Regione che sta dando, già dallo scorso anno, dei risultati decisamente importanti".

Il protocollo - per la sua impostazione e il suo significato - può rappresentare per l'Inail anche un "banco di prova" per una più ampia strategia a livello nazionale. "Il progetto nasce dal forte input ricevuto dal Comitato per le Pari opportunità dell'Inail", continua Spina. "Il mondo del lavoro è connotato da una presenza sempre più forte delle donne ed è necessario comprendere in modo reale in che cosa si traduce l'appartenenza di genere per quanto riguarda gli ambiti della salute e della sicurezza". Un protocollo importante che è nostra intenzione allargare in altri contesti territoriali" ha aggiunto Lucibello.

Nella sua fase di start-up il progetto si muoverà lungo due direttrici. "Per prima cosa partiremo dalla Banca dati dell'Inail sugli infortuni e le malattie professionali: un patrimonio di informazioni considerevole che - se valutato in un'attenta prospettiva di genere - può permetterci di individuare da subito degli indicatori di rischio importanti", spiega Antonella Ninci, presidente del Comitato per le Pari opportunità dell'Inail. "Successivamente procederemo con la predisposizione di apposite linee guida che 'valideremo' immediatamente sul campo. Ovvero, andando a verificarle direttamente con le esperienze e le impressioni delle donne lavoratrici e dei loro datori di lavoro, attraverso un campione selezionato nell'ambito di tutto il tessuto produttivo: dalle micro alle grandi imprese, dal settore degli acconciatori a quello alimentare, al tessile".

Obiettivo di fondo, dunque, è fare comprendere a imprese e rappresentanti per la sicurezza - come è stato riconosciuto e previsto dall'articolo 28 del Testo unico - che esistono rischi e pericoli per i lavoratori valutabili diversamente a seconda che il personale sia di sesso maschile o femminile. "Nostra intenzione è fornire loro delle indicazioni concrete e dei validi strumenti di valutazione", prosegue Ninci. "Ma prima di diffondere delle buone linee guida è necessario vederle confermate nell'esperienza diretta degli interessati, in modo da poterle mettere realmente mettere 'a sistema'. Proprio per questa sua valenza articolata il nostro progetto prevede oltre alla regione, come partner d'elezione, anche l'Università di Firenze, i sindacati e le associazioni di categoria".

Il progetto, come già accennato, si inserisce nel più ampio protocollo d'intesa Inail-Regione Toscana. Finalizzato alla promozione della salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nelle scuole e nelle università, allo scambio di flussi informativi e al sostegno ai lavoratori a alle micro imprese, questo strumento ha dato vita a iniziative di grande importanza. Tra questi: il progetto "Safety Manager" (il protocollo tra Inail Toscana-Regione Toscana- Università di Firenze, Pisa e Siena per la formazione di ingegneri esperti in sicurezza da inserire in azienda); il progetto Inail/Provincia di Pisa e Distretto Industriale della Concia (per l'attuazione di un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro e la sua sperimentazione); il sostegno ai lavoratori e alle pmi nel settore edile e cantieristico nell'analisi del rischio percepito e, ancora, il bando di concorso per l'assegnazione di finanziamenti alle scuole di ogni ordine e grado per la realizzazione di progetti educativi sulla prevenzione nei luoghi di lavoro e negli ambienti domestici.

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