FERRARA - Venticinque camping e villaggi affiliati per 500 posti letto. Sono i numeri di Village4All, organizzazione no profit nata nel 2008 con il patrocinio di Fish e Faita Federcamping e che, in soli due anni, ha guadagnato anche quello del ministero del Turismo e di Enit. "I dati della stagione che va concludendosi sono incoraggianti - afferma Roberto Vitali, presidente di V4A - : i nostri soci sono al completo fino alla metà di settembre. E, purtroppo, non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste". Segno che il turismo accessibile è un mercato interessante che attende di essere colto. Village4All lavora con i campeggi e i villaggi. Una scelta determinata dal fatto che si tratta di strutture che "sono strutture abituate a investire ogni anno in manutenzione e ristrutturazione". Cosa che, al contrario, non accade con le strutture alberghiere. "Se i campeggi hanno un piano di rinnovamento tengono ad andare verso il miglioramento dell'accessibilità".

"Lavoriamo per evitare lo stereotipo persone con disabilità = sociale e sanitario - spiega Vitali - perché associare i disabili agli aspetti sanitari è sbagliato. Io, quando vado in vacanza, sono prima di tutto un turista". Village4All è un marchio di qualità che dà garanzie a coloro che vogliono progettare le proprie ferie e cercano informazioni certe. Ma come opera nel concreto? "I campeggi che scelgono di far parte del progetto non autocertificano la propria accessibilità - chiarisce il presidente di V4A - ma siamo noi a fare le verifiche e a raccontarle senza intermediazioni. L'altro aspetto su cui lavoriamo è la formazione del personale". Da questo punto di vista, Vitali insiste in modo particolare sul fatto che il rispetto della persona debba sempre precedere quello delle norme perché "i turisti disabili sono turisti e sono protagonisti della propria vacanza. Chi li accoglie deve avere gli strumenti per rivolgersi a loro e deve sapere tecnicamente come risolvere i problemi di accessibilità".

Strumento fondamentale per far viaggiare l'informazione sulle strutture ricettive affiliate a Village4All è il sito Internet http://www.villageforall.net/ che vanta visitatori, oltre che dall'Italia, da Germania, Olanda, Danimarca, Svizzera e Francia e che Vitali descrive come "una piattaforma di marketing per le aziende che vogliono lavorare in questo settore". Si tratta di aziende che fatturano dal 2 al 10% del budget annuo nel mercato dell'accessibilità, quindi non si tratta più di un settore "in divenire" ma di uno ben visibile che quando vede che le esigenze sono soddisfatte risponde. "Oggi i turisti disabili si muovono sempre più spesso anche in alta stagione. Segno che qualcosa sta cambiando". La strada per l'inclusione però è ancora lunga. Per raggiungere l'obiettivo è necessario puntare sull'accessibilità trasparente o sull'universal design. Di cosa si tratta? "Universal design significa progettare una cosa che vada bene per tutti con strumenti di supporto che si possano togliere quando non servono - spiega Vitali -. L'accessibilità non deve essere visibile - spiega Vitali - altrimenti acquista quel sentore ospedaliero che, oggi, hanno tutti i servizi igienici per disabili". Per farlo, è necessaria una pianificazione. In vista del Congresso mondiale Bits che si terrà a Rimini dal 19 al 23 settembre, Roberto Vitali parla della necessità di attuare un manifesto del turismo accessibile. "In Italia - dice - c'è una commissione ministeriale per la promozione di questo settore. Credo che un manifesto sia uno strumento culturale importante da diffondere tra i professionisti del settore". (lp)

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